L'aromaterapia è l'arte di impiegare gli oli essenziali per la salute, il benessere, la cura del corpo e dell'ambiente. E' considerata un ramo della fitoterapia.
La conoscenza delle proprietà terapeutiche degli oli delle piante aromatiche risale ad epoche remote.
La sapienza orientale ha sempre testimoniato l'importanza degli aromi nella cura della salute del corpo e dello spirito. La stessa attenzione verso l'aromaterapia proviene dagli antichi Egizi (2000 a.C) e nel corso dei secoli seguenti medici provenienti da molti Paesi si recarono in Egitto per imparare l'uso degli oli essenziali. In Occidente Ippocrate fece uso di fumigazioni aromatiche per combattere la peste che colpì Atene. Altre documentazioni storiche sull'aromaterapia, si rintracciano nell'antica Roma, nell'epoca delle Crociate, ma arriviamo in epoca più moderna, nel XX secolo il chimico Renè Maurice Gattefosse contribuì alla rinascita dell'interesse per i trattamenti naturali, grazie ai suoi studi sulle proprietà medicinali dell'essenza di lavanda applicata sui militari feriti nella 1a Guerra Mondiale. A Gattefosse è attribuito l'uso del termine aromaterapia e ad un altro medico francese Jean Valnet, è riconosciuta l'opera fondamentale per la disciplina, intitolata Aromathérapie, pubblicata nel 1964.
La sapienza orientale ha sempre testimoniato l'importanza degli aromi nella cura della salute del corpo e dello spirito. La stessa attenzione verso l'aromaterapia proviene dagli antichi Egizi (2000 a.C) e nel corso dei secoli seguenti medici provenienti da molti Paesi si recarono in Egitto per imparare l'uso degli oli essenziali. In Occidente Ippocrate fece uso di fumigazioni aromatiche per combattere la peste che colpì Atene. Altre documentazioni storiche sull'aromaterapia, si rintracciano nell'antica Roma, nell'epoca delle Crociate, ma arriviamo in epoca più moderna, nel XX secolo il chimico Renè Maurice Gattefosse contribuì alla rinascita dell'interesse per i trattamenti naturali, grazie ai suoi studi sulle proprietà medicinali dell'essenza di lavanda applicata sui militari feriti nella 1a Guerra Mondiale. A Gattefosse è attribuito l'uso del termine aromaterapia e ad un altro medico francese Jean Valnet, è riconosciuta l'opera fondamentale per la disciplina, intitolata Aromathérapie, pubblicata nel 1964.
Gli oli essenziali, detti anche oli eterei, a differenza degli oli da spremitura (oliva, mandorle, etc) evaporano senza lasciare traccia d’unto, e sono fortemente profumati.
Sono sostanze concentrate in parti diverse di una pianta: nei fiori (rosa), nella resina (incenso), nella corteccia (cannella), nelle radici (angelica), nella buccia (limone), nelle foglie (eucalipto), nei frutti (finocchio), nel legno ( cedro). Da una stessa pianta si possono ricavare più oli. Ad esempio dall'albero dell'arancio si possono ottenere 3 oli differenti: arancio dolce (dalle bucce), petit grain (dai rametti e dalle foglie), neroli (dai fiori).
Le tecniche di estrazione sono varie:
- distillazione in corrente di vapore della pianta fresca (lavanda, geranio, rosmarino…)
- spremitura a freddo nel caso degli agrumi.
- Estrazione con CO2 è un metodo molto recente
- Estrazione con alcool ad esempio per vaniglia e cacao, poi vengono distillati.
- Estrazione con solventi chimici, da evitare perchè il solvente non è mai rimosso comletamente. Questi solventi sono pericolosi per la nostra salute.
- Assoluti o Absolue è un metodo che utilizza solventi chimici per ottenere una specie di pasta aromatica. Non è un prodotto puro, ma è l'unico metodo per estrarre dal gelsomino. Vale lo stesso discorso delle estrazione con solventi chimici.
Per ottenere pochi millilitri di olio essenziale occorrono chili e chili di pianta; alcune come la lavanda, la palmarosa o il rosmarino hanno una buona resa, e quindi il loro costo resterà contenuto; altre (come rosa, gelsomino e neroli) una resa bassissima e il costo di conseguenza si alzerà moltissimo.
Per farvi capire la resa vi faccio degli esempi. Per ottenere 1kg di olio essenziale ci vogliono:
- 7 kg di garofano
- 50kg di lavandina (una tipologia di lavanda)
- 150kg di lavanda vera
- 1 tonnellata di elicrisio
- 4 tonnellate di petali di rosa di damasco
- 5-10 kg di melissa vera
Sono sostanze altamente concentrate, da maneggiare con cura e attenzione.
Il fatto che siano sostanze naturali non significa affatto che siano sicure: da una parte possono curare o alleviare parecchi sintomi o malesseri, ma dall’altra sono potenzialmente tossici se non si rispettano le precauzioni d’uso, che consistono nel diluirli sempre secondo le percentuali raccomandate, in quanto sono irritanti ad alta concentrazione. La loro alta facilità di penetrazione attraverso la pelle non rende necessario preparare prodotti altamente concentrati; l’olio essenziale dà il meglio di sé, anche dal punto di vista odoroso, in forte diluizione.
Le essenze devono essere conservate al buio (chiuse in un armadietto, e nella loro scatolina di cartone) e al fresco, gli OE di agrumi, più delicati, vanno conservati in frigo.
Le essenze devono essere conservate al buio (chiuse in un armadietto, e nella loro scatolina di cartone) e al fresco, gli OE di agrumi, più delicati, vanno conservati in frigo.
Gli oli essenziali esplicano diversi effetti a seconda della prevalenza di alcuni princìpi attivi hanno cioè vari “chemiotipi". Ogni composto fitoterapico presenta la sua efficacia soprattutto come fito complesso. Basti pensare che la lavanda contiene oltre 160 componenti di cui solo una parte è stata identificata. Sono stati tuttavia individuati alcuni componenti essenziali, particolarmente attivi a livello farmacologico:
- Alcoli : attività antisettiche e tonificante (linalolo e mentolo)
- Aldeidi: attività sedativa e antisettica (benzaldeide)
- Chetoni: attività che favorisce l’eliminazione di muco bronchiale (tujone e jasmone)
- Esteri: con proprietà sedative e fungicide (acetato di linalide e geranide)
- Fenoli : con azione antibatterica e stimolante (eugenolo e timolo)
- Ossidi : colazione espettorante (cineolo)
- Terpeni: con proprietà antiinfiammatorie e antisettiche (limonene e pinene)
Un etichettatura completa dovrebbe comprendere:
- nome scientifico
- nome comune
- eventuale caratterizzazione chemotipica, indispensabile per le piante in cui i chemotipi sono molti e danno luogo a oli con caratteristiche diverse
- parte della pianta da cui è stato ricavato l'olio essenziale.
- luogo di provenienza della pianta
- metodo di estrazione
- data di estrazione e numero del lotto
- assenza di sostanze sintetiche e additivi
- assicurazione di integrità e di purezza e naturalezza al 100%
- cautele e norme di conservazione, fuori dalla portata dei bambini etc..
Cos'altro ci può aiutare per capire se quello che stiamo comprando è un vero olio essenziale puro?
Se riporta la scritta “per uso alimentare” questa è una garanzia in più, se l’indicazione è “essenza per ambienti” non potrà essere usato sul corpo e sarà probabilmente sintetico. Se viene venduto in boccette trasparenti invece che scure non può essere autentico, gli OE si alterano con la luce.
Un altro modo è conoscere i prezzi medi di almeno qualche olio essenziale per poter essere sicuri degli altri che non si conoscono: mai acquistare oli essenziali in boccette tutte uguali come contenuto e tutti allo stesso prezzo, le rese e la reperibilità delle piante sono talmente diverse che ad esempio la rosa non può costare quanto la lavanda. Un esempio: l’olio essenziale di neroli costa circa 12 euro per 1ml, se ne trovate 10 ml a 12 euro o meno è parfum o almeno è allungato, con cosa non si sa.
Oli economici sono limone e palmarosa (circa 8 euro per 10 ml).
Oli di medio prezzo sono lavanda, arancio, ylang ylang, geranio ed altri che costano sugli 8-9 euro per 5-10ml.
Oli molto costosi sono rosa e gelsomino (venduti in minuscole boccette da 1 ml, costano attorno ai 22 euro).
Oli economici sono limone e palmarosa (circa 8 euro per 10 ml).
Oli di medio prezzo sono lavanda, arancio, ylang ylang, geranio ed altri che costano sugli 8-9 euro per 5-10ml.
Oli molto costosi sono rosa e gelsomino (venduti in minuscole boccette da 1 ml, costano attorno ai 22 euro).
Poi esiste una prova empirica che si può fare a casa con l'olio essenziale già comprato: si fa cadere una goccia su un foglio di carta. l’o.e. tagliato con oli vegetali non odorosi si allarga poco, fa una goccia di unto che resta circa una giornata prima di assorbirsi, e comunque unge la carta rendendola trasparente in controluce (cosa valida per tutti gli OE escluse le resine come ad esempio mirra e benzoino ). L’olio essenziale puro invece si allarga subito molto, non ha oleosità visibili, a distanza di un giorno è evaporato molto bene lasciando solo un lieve alone. Questo test mostra solo se l'OE è stato tagliato con olio vegetale, non se ha subito altri tipi di adulterazioni.
Vorrei suggerire un libro che ho trovato molto interessante ed utile al fine di introdurmi consapevolmente nel mondo degli oli essenziali: "Dizionario degli Oli Essenziali" della Daigo Press
RispondiEliminahttp://www.prodottidibenessere.it/it/libri-di-aromaterapia-e-musica/1914-dizionario-degli-oli-essenziali-440080.html