domenica 28 agosto 2011

Fiere - eventi di settembre sulla sostenibilità , natura, benessere.... - parte 2

Ecco altri incontri interessanti:

  • Nature – Fiera del naturale e del benessere, 9-11 Settembre a Mestre ANNULLATA
  • Tuttaunaltracosa – Fiera nazionale del commercio equo e solidale, 23-25 Settembre a Reggio Emilia
  • Quattro passi – Fiera per un’economia di giustizia, 24-25 Settembre a Treviso
  • Fiera Erboristeria 2011 , 24-25 Settembre alla fiera di Parma  è un convegno espositivo molto interessante.
  • Ecoweek  che si terrà per la pima volta a milano, ospite al Politecnico, tra il 12 e il 18 settembre, si tratta di convegni su edilizia e architetttura sostenibile

guarda la  parte 1

giovedì 25 agosto 2011

Consumo critico, cos'è?

Cos'è il Consumo critico??
Come dice wikipedia , per consumo critico si intende la pratica di organizzare le proprie abitudini di acquisto e di consumo in modo da accordare la propria preferenza ai prodotti che posseggono determinati requisiti di qualità differenti da quelli comunemente riconosciuti dal consumatore medio.
Il consumatore critico prende in considerazione le modalità di produzione, il suo trasporto, le sue modalità di smaltimento e le caratteristiche del soggetto che lo produce , la sostenibilità, il trattamento accordato ai lavoratori.
 Per alcuni rappresenta una modalità d'acquisto ma per altri è uno stile di vita.  E' una sorta di boicottaggio ma non solo. C'è chi dice che fare la spesa è come votare, in un certo senso è vero, perchè è anche una scelta politica. Il consumatore critico porta avanti una "battaglia" contro quella che è l'omogenizzazione della produzione capitalistica. Oggi come oggi la società è basata sulla massima produzione, al massimo guadagno ma a discapito della qualità, della dignità e sorpavvivenza dei lavoratori, dell'ambiente e della salute.
Alla scelta dei prodotti si associa anche il concetto di risparmiare e non sprecare, due pratiche che una volta venivano perseguite per esigenze economiche. 
In questo modo si da attenzione all'ambiente; ci si distacca da quella che è la mentalità di consumista, che deve continuare ad acquistare e alimentare così il metodo di produzione capitalista; si risparmia, il che può solo aiutare, specialmente in questi ultimi tempi... 
Quest'idea ha portato a formare dei gruppi, creando collegamenti nuovi e facendo nascere i cosiddetti GAS (gruppi di acquisto solidale) o GAP (gruppi di acquisto popolare), ma ha dato vita anche alla voglia di autoproduzione. 

Ritengo che il consumo critico sia importante ma non sufficiente per cambiare le cose. E' un passaggio verso la comprensione e verso la consapevolezza. Purtroppo molti si fermano su questo punto e si limitano a cercare di fare acquisti più o meno "critici".

Per maggiori info:
  •  "Il Consumo Critico. Dal commercio equo-solidale al riciclo" di Borghi Chiara Xenia Editore
  • "Manuale per un consumo responsabile" Francesco Gesualdi (autore anche di altri libri sullo stesso tema) Editore Feltrinelli
  • "Guida al consumo critico 2003"   Centro Nuovo Modello di Sviluppo Emi
  • MINI GUIDA AL CONSUMO CRITICO E AL BOICOTTAGGIO”   Movimento Gocce di Giustizia - Coop. S.P.E.S. editrice
  • Consumo critico, alimentazione e comunicazione “ Autori e curatori: Vincenzo Russo , Sergio Marelli , Aurelio Angelini Editore : Franco Angeli 

Importante è la fiera di "Fa la cosa giusta" che si tiene a Milano, che è la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibilità.  Poi ci sono anche "Terra Futura" a Firenze, "L'isola che c'è" a Como, "Eco & Equo" ad Ancona, "Mercato diverso" a Bologna.  




Consiglio anche questo articolo molto esaustivo di unimondo.org.
  

mercoledì 24 agosto 2011

Vedo, sento, leggo

Conoscete tutti il detto “Non vedo, non sento, non parlo” raffigurato dalle tre scimmiette, che rappresenta la mentalità tipica italiana, in particolare riferita all'omertà verso la mafia. In realtà le scimmiette hanno un origine diversa: (da wikipedia) sono rappresentate in una cornice di legno nel santuario di Toshogu a Nikko. Le tre scimmiette si tappano con le mani rispettivamente gli occhi, le orecchie e la bocca. I loro nomi sono “mizaru”, “kikazaru” e “iwazaru” e significano rispettivamente “non vedere il male”, “non sentire il male” e “non parlare del male”. Le tre scimmie erano le tre guardiane simboliche del mausoleo dello Shogun Tokugawa Ieyasu a Nikko. 

A parte questa curiosità, queste scimmiette hanno un assunto qua da noi un significato preciso: ovvero la convenienza nel fregarsene di ciò che succede intorno a noi e di non parlarne. L'omertà è talmente integrata nel nostro vivere che non approfondiamo più nulla, non ci interessa di ciò che avviene nel resto del mondo-. In realtà con questo atteggiamento si è complici e colpevoli.



Un modo per aiutare a capire quello che sta succedendo intorno a noi e per sviluppare un po' di quell'empatia che ci manca,senza grossi sforzi, è :
  • Vedere film e documentari, mostre fotografiche
  • ascoltare musica di tutti i generi, di tutte le culture e sentire il messaggio che hanno da dire
  • leggere libri
Giocando un po' con le parole: "Vedo, sento, leggo". Vi suggerirò alcuni film, documentari, libri, mostre fotografiche e musica perchè sono un ottimo mezzo per mantenersi informati, per avere una finestra sul mondo anche seduti sul proprio divano, per pensare.  
E' molto difficile poter girare tutto il mondo, sia per questioni di tempo ma soprattutto di soldi, quindi bisogna sopperire a questa mancanza. Fa parte della formazione del nostro pensiero, della nostra consapevolezza perchè aiuta la nostra mente a riflettere e ci tiene attivi.




Ho trovato alcuni aforismi molto carini riguardo alla lettura, ma secondo me valgono anche per le altre categorie.




"Ascoltare o leggere senza riflettere è un'occupazione vana; riflettere senza libro né maestro è un'occupazione pericolosa."  Confucio



"Non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana, ma al contrario, per impossessarci nuovamente, con mano ferma, con maggiore consapevolezza e maturità, della nostra vita.Hermann Hesse


"Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine." Virginia Woolf

"I libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia." Cicerone


Se volete suggerire qualcosa mi farebbe molto piacere, magari mandate una vostra recensione. Inviate una mail a saranic@virgilio.it

martedì 23 agosto 2011

Il giardino in verticale per chi ha poco spazio - Fai da te

Adoro la trasmissione Paint Your life su Real time tv. Mi da molte ispirazioni, si possono imparare tecniche nuove.
 Quello che vi propongo è un idea molto simpatica e anche pratica per mettere delle piante sul vostro balcone o muro di casa. Ideale per chi ha poco spazio e vuole un po' di verde a casa sua! Però dovete darvi da fare perchè dovete costruirvelo voi! Sono cose belle da fare insieme alla famiglia.



Potere metterci piante di stagione oppure consiglio di metterci un po' di piante aromatiche, anche fragole. Così avrete sempre a disposizione erbe fresche per la vostra cucina! Oppure mettete dei bei gerani che fanno sempre effetto!

Ho trovato un altra idea molto simpatica da fare con le bottiglie di plastica, guardate qui
 

sabato 20 agosto 2011

Fiere - eventi di settembre sulla sostenibilità, natura, benessere etc...

Ecco un elenco delle Fiere che ci saranno in Italia nel mese di settembre 2011 per quanto riguarda la sostenibilità e argomenti affini.

  • Dal 8-11 settembre 2011, Bologna  SANA  salone internazionale del naturale 

  •   14 - 16 settembre 2011,Roma  ZEROEMISSION ROME  fieradelle energie rinnovabile per il mediterraneo

  • 16-17-18  SETTEMBRE 2010, Fano   FIERA DELLA SOSTENIBILITA’ 2011 Persone, Prodotti e Progetti che fanno bene al Pianeta Sesta edizione Il tema della sesta edizione della Fiera della Sostenibilità sarà NUTRIMENTO PER IL CORPO, LA MENTE E LO SPIRITO (fiera all'aperto)
  • 17.18 Settembre a Piacenza NATUROLISTICA   mostra e occasioni del vivere sano, con convegni

  •  Da Sabato, 17 al 19. Settembre 2011, Confartigianato di Monza e Brianza,  Habitat Clima 2011 la mostra-convegno sulla sostenibilità "dalla costruzione all'arredo" 


  •  DAl 4 al 10 Settembre a Genova,  FESTIVAL DELL'ACQUA  , convegni, spettacoli per parlare dell'acqua, in seguito al referendum

  •  dal 23 al 25 settembre 2011, Malpensafiere 
    EDILTEK 2011 futuro dell'edilizia. Con saloni dedicati all'ecoenergia e all'ecoedilizia.




  • Dal 22 al 24 Settembre 2011, Bolzano   KLIMAMOBILITY  salone della mobilità sostenibile  e   KLIMAENERGY    Fiera specializzata delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici

  •  28-29.30 Settembre RAVENNA2011 un festival su rifiuti, acqua, energia; tre giorni di incontri di tipo informativo - formativo dedicati alle tematiche tecnico-economiche; è previsto un ricco programma di eventi culturali.

  • Dal 22/09 Al 24/09 Firenze Energethica: Mostra convegno dell’energia sostenibile


    Guarda la parte 2

Se siete a conoscenza di altre fiere che trattino argomenti quali: sostenibilità, ecologia, natura, energie rinnovabili, consumo critico etc.. fatemi sapere che le aggiungo. Per ogni mese inserirò un elenco delle fiere- convegni.

 

 



giovedì 18 agosto 2011

Succhi di frutta o verdura fatti in casa : Estrattore di succo, un alternativa alla centrifuga

Quanto è bello cominciare la giornata bevendo del succo di frutta? Le vitamine fanno bene, ma i succhi di frutta che compriamo al supermercato di frutta ne hanno vista ben poca e quella che c'è è di scarsa qualità. Spesso trovate coloranti, additivi, tanto zucchero aggiunto, ne mettono talmente tanto che a volte non si distingue il sapore del frutto.
Ecco alcuni articoli interessanti che vi spiegano le varie denominazioni dei succhi e come vengono fatti industrialmente, opppure i rischi di diabete, rischi per i bambini  etc...

Avendo molta frutta a casa, facevo dei centrifugati di frutta fresca... Però ero insoddisfatta della centrifuga che avevamo: troppo rumore, troppa polpa scartata, troppa fatica nel pulire, il succo si separava in strati etc...Noi poi dobbiamo farne grosse quantità. Così ho cercato nel web delle alternative e ho scoperto che esistono questi estrattori di succo. Il principio di funzionamento è quello della "spremitura" dello "schiacciamento".Per me e per la mia famiglia è stata una scoperta fantastica!
La differenza è notevole, per farvi capire bisogna conoscere il funzionamento delle centrifughe e degli estrattori:
Cos’è una centrifuga tradizionale?
Le centrifughe tradizionali sono gli apparecchi più comuni per la spremitura di succhi. Il loro funzionamento si basa sull’utilizzo di una lama piatta fissata alla base dell’apparecchio che ruota ad alta velocità. Durante il processo di spremitura, calore, elettricità statica e una grande quantità d’aria entrano nel contenitore di succo distruggendo le sostanze nutritive tramite ossidazione. Gli enzimi vivi contenuti in frutta e verdura vengono distrutti a temperature che superano i 50 gradi centigradi. Tutti gli apparecchi che utilizzano un meccanismo di rotazione centrifugale creano una quantità di calore da frizione che uccide le sostanze nutritive vive.
Come funziona la centrifuga tradizionale: La forza centrifuga spinge il succo attraverso un setaccio a fori molto piccoli. Questi schermi sono molto difficili da pulire e non sono adatti per la spremitura di erbe di grano e verdure a foglia. Inoltre la polpa si accumula sullo schermo e l’apparecchio deve essere continuamente svuotato, interrompendo il processo di spremitura. Ricapitolando, una centrifuga tradizionale è un apparecchio rumoroso che produce un succo di bassa qualità attraverso un processo di spremitura che viene continuamente interrotto per lo svuotamento del contenitore. Si ha inoltre una quantità elevata di scarti costituiti da una polpa che contiene ancora del succo. Il tutto è seguito da un lungo e complesso processo di pulitura. Non c’è da stupirsi dunque che molte persone acquistino una centrifuga tradizionale con le migliori intenzioni per la propria salute e quella dei familiari ma poi finiscano per non utilizzarla mai.

Gli estrattori di succo invece:
  • estraggono a freddo, lentamente, per mezzo di una coclea che spreme il frutto e il succo viene filtrato. 
  • sono poco rumorosi
  • Risparmio: la resa è molto alta, lo scarto che esce è praticamente secco. Con la stessa quantità di frutta ottengo molto più succo che con una centrifuga. 
  • il succo è omogeneo, non si formano strati 
  • si può anche estrarre il succo da verdure, semi, cereali. C'è da sbizzarrirsi.
  • facile da usare e da pulire




Ce ne sono di diversi tipi: ad ingranaggio singolo o doppio, in acciaio inox oppure no, verticali o orizzontali.
La mia scelta è caduta su un estrattore di succo verticale perchè occupa meno spazio di quelli orizzontali e  lo trovo più comodo nell'inserimento e perchè è più facile da pulire, ma altri sono in grado di estrarre anche da certi semi e cereali. Poi ognuno sceglie quello che gli è più utile.
Questo è un video di presentazione di quello che ho acquistato: l'Hurom Slow Juicer



Vi potete sbizzarrire con mix di frutta e verdura. Con l'estrattore è incluso anche un libricino di ricette, potete anche guardare sui siti che vi suggerisco più avanti. Così potete organizzare un bel cocktail party tra gli amici, analcolico o non.
Noi facciamo anche succhi da conservare perchè abbiamo tantissima frutta, e così li mettiamo in bottiglie di vetro e facciamo pastorizzare, a volte aggiungendo un po' acqua per i succhi troppo densi. Si possono anche dolcificare, con quello che più preferite, un trucco è quello di aggiungere un po' di uva per dolcificare. Per quello di mela di solito non abbiamo bisogno di aggiungere nè acqua nè zucchero, ma dipende dal tipo di mela. Vi giuro che è tutta un altra cosa, il sapore che hanno questi succhi è veramente squisito e rinfrescante. Mi piace fare un mix di kiwi, mela, arancia, pera e spesso aggiungo anche delle carote. I kiwi danno un succo molto ma molto denso.  Poi gli scarti anzichè buttarli li diamo ai polli o ad altri animali che ne vanno pazzi altrimenti va tutto nella compostiera.
Ve lo consiglio, anche se costa più di una centrifuga ne vale la pena perchè lo sfruttate molto bene.

E'  probabile che all'inizio il vostro corpo faccia fatica a digerire i succhi freschi perchè non è abituato, ma con un paio di bicchieri tutti i giorni, vedrete che poi non potrete farne a meno.

Si può fare anche latte vegetale ed  il tofu ---> ecco i video :  tofu, latte di soia


Video di dimostrazione di una vlogger: http://youtu.be/nWWNAqcHSF8

Alcuni consigli in inglese: http://youtu.be/Sxd0dFoG-xE

Ricettario di Hurom: http://www.italjuicer.it/download/ricettario.pdf

I costi sono abbastanza variabili variano dai 50euro per i manuali  fino ad arrivare all'estrattore Angel che costa intorno ai 1000euro e forse più. Ci sono dei siti che li vendono. Troverete su questi siti video e spiegazioni molto esaurenti.  Ho notato che negli ultimi anni i prezzi degli estrattori è lievitato tanto, per fortuna io ho acquistato quando i prezzi erano ancora buoni!

 Dove e quali comprare: 
orizzontale


Norwalk
Angel juicer-  orizzontale a doppia coclea




Vi consiglio comunque di fare una ricerca anche sui vari siti di ecommerce più importanti come amazon o ebay per vedere se ci sono gli stessi prodotti a prezzi più bassi e poi leggete le recensioni.
Io ho comprato da vitality4life, e mi sono trovata bene, ma penso che anche eujuicers sia valido. Ora però su vitality4life non hanno più il modello che ho preso io.

Decidere qual'è l'estrattore migliore è difficile perchè dipende dalle esigenze di ognuno e soprattutto dal budget. Secondo me dovete pensare alla praticità del prodotto. Se avete intenzione di usarlo una volta ogni tanto e non volete spendere, allora prendetene uno manuale. Se, invece, sapete già che lo userete molto spesso e per quantitativi di un certo tipo andrei sul verticale od orizzontale. Il verticale è bello perchè occupa meno spazio di quello orizzontale e se confrontate i video noterete che è più veloce, si mettono dentro i pezzi di frutta e fa da solo senza nemmeno usare quella specie di stantuffo. Però quelli orizzontali estraggono un po' di più, tra questi quelli a doppia coclea sono più efficienti. Un'altra domanda che dovrete farvi è : quali ingredienti vorrò utilizzare? certi orizzontali permettono di utilizzare molti più tipi di alimenti, come anche frutta secca. Come vedete, la scelta è ardua.

Una volta scelto il tipo di estrattore dovrete scegliere il modello: ogni anno ne escono di nuovi. Confrontate le caratteristiche tecniche come il numero di giri, e poi confrontate anche eventuali funzioni aggiunte. Il design invece non lo considererei più di tanto.



P.S.  Cercherò di aggiornare l'elenco dei link per gli estrattori. Quando ne troverò di nuovi cercherò di linkarveli.







domenica 14 agosto 2011

Additivi: Esaltatori di sapidità

In questo post vi parlerò di una categoria di additivi in particolare: gli esaltatori di sapidità, perchè è importante conoscerli per la vostra salute e per capire che tipodi prodotto state acquistando.
Gli Esaltatori di sapidità (da E 620 a E 640),  i più noti dei quali sono i glutammati, servono a intensificare o a modificare il gusto degli alimenti: per questo motivo sono inutili e ingannevoli, in quanto servono per mascherare carenze di gusto e quindi una qualità scadente degli alimenti.
  • glutammato monosodico (E 621)
  • acido L-ascorbico (E 300)
  • acido citrico (E 330)
  • acido tartarico (E 334)
  • acido lattico (E 270, consentito nei prodotti dolciari)
  • acido acetico (E 260)
  • altri: inosinato, guanilato.

Glutammato monosodico 

E' il più diffuso, lo troviamo ovunque, è responsabile del cosiddetto "quinto gusto", o umami, che insieme al dolce, salato, amaro e acido costituisce i cinque gusti percepibili dall'uomo. Infatti esiste sulla lingua un recettore specifico per questa sostanza.
Proprio per questa capacità di stimolare i recettori del gusto il glutammato è in grado di rendere più intensi i sapori dei cibi, poiché accresce la presenza di altre componenti di attivazione del gusto, creando un complesso di sensazioni di piacere e appetibilità tipici degli alimenti in cui è presente glutammato. La sua presenza in un prodotto è un indice di SCARSA QUALITA' DELLE MATERIE PRIME. Se venisse eliminata dal prodotto, questo non avrebbe sapore, quindi il consumatore viene ingannato. Si trova abbondantemente nei dadi da brodo, nelle carni in scatola, nei piatti pronti, nei prosciutti cotti, ecc e viene usato massicciamente nella cucina cinese.
Dal punto di vista della salute c'è un dibattito che dura da tanti anni, ma ci sono studi che confermano la sua nocività ma dato che tutta l'industria alimentare si basa sull'utilizzo di questa sostanza fanno di tutto per insabbiare.(In Australia ne è consentito un uso molto limitato, ed è assolutamente vietato negli alimenti per i bambini)
E' una sostanza tossica per il sistema nervoso!! E' un precursoe di un neurotrasmettitore che il nostro organismo produce, esistono nel nostro cervello dei recettori appositi detti Recettori GABA. Gli effetti fisiologici sono tanti, dall'apprendimento al tono muscolare etc...  Un sovradosaggio è tossico! E' presente in natura in alcuni alimenti: in alcune alghe, pomodori etc.. Ma aggiungendo quella che si trova in natura a quella che viene usata nei prodotti industriali: ne ingeriamo quantità esagerate, le conseguenze sono molteplici, pare che ci sia una correlazione con molte malattie degenerative del sistema nervoso (es Parkinson)
  Di seguito troverete alcuni articoli che spiegano la pericolosità di questa sostanza. Vi raccomando di leggerli.
Attenzione alla Truffa:  Avrete notato che alcune marche presentano prodotti con specificato "Senza Glutammato" oppure "Senza glutammato aggiunto" ma se andate a controllare l'etichetta troverete :la sua presenza viene “occultata” diciamo così, da altre diciture (legali, intendiamoci), come “proteine idrolizzate” oppure “estratto di lievito”. Quindi non fatevi fregare. Evitate di comprare questi prodotti, e fatevi il brodo a casa! Ne va della vostra salute!


Ecco una breve inchiesta di Report e un aggiornamento,anche se l'ho trovata un po' blanda, ma daltronde non possono andare troppo in profondità altrimenti non riuscirebbero neanche a farlo trasmettere.


Acido L-ascorbico E300  (wikipedia) 
è una vitamina essenziale per l'organismo umano (vitamina C) e non presenta problemi di tossicità. La sua aggiunta è prevista in molti prodotti alimentari tra cui:
  • birra
  • funghi secchi
  • gelatine
  • confetture
  • marmellate
  • liquori
  • insaccati (dove inibisce la formazione di nitrosammine)
  • patate crude affettate
  • frutta sciroppata
  • prodotti dolciari
  • carne fresca
  • succhi di frutta
  • prodotti della pesca
  • sottoli e sottaceti
  • vino
  • farine, ecc.

L'acido ascorbico è ammesso anche nei prodotti per l'infanzia.
Viene ottenuto industrialmente dalla fermentazione batterica del glucosio a cui segue un'ossidazione chimica. Il suo sapore ricorda vagamente quello degli agrumi, con uno spiccato grado di acidità, per cui questo additivo può incidere in maniera piò o meno spiccata sul gusto del prodotto a cui è addizionato.
Acido ascorbico e derivati nell'industria alimentare:
  • E300 per l'acido ascorbico
  • E301 per l'ascorbato di sodio
  • E302 per l'ascorbato di calcio
  • E303 per l'ascorbato di potassio,
  • E304 indica un estere formato dall'unione dell'acido ascorbico con un acido grasso (palmitato o stearato).
L'ascorbato di potassio è stato rimosso dalla lista degli additivi approvati dalla UE.


Acido citrico (E330) ed i suoi sali (E331 - E332 - E333)


L'acido citrico è un componente naturale di numerosi alimenti (costituisce circa il 6 per cento del succo di limone) che se ottenuto per sintesi potrebbe risultare nocivo a causa di sostanze tossiche presenti come impurezze.
Un tempo l'acido citrico lo si ricavava industrialmente dal succo di limone, attraverso un processo piuttosto complesso con soluzione di ammoniaca, cloruro di calcio e acido solforico. Oggi oltre il 99% della produzione mondiale, quasi 5 milioni di tonnellate all'anno, lo si produce con un fungo transgenico, l'Aspergillus niger (il genere Aspergillus comprende circa 200 muffe).
L'acido citrico è un additivo utilizzato dall'industria alimentare per le sue proprietà antiossidanti, sinergiste e sequestranti in molti prodotti, tra cui:
  • caramelle
  • confetti
  • latte concentrato e concentrato zuccherato
  • latte in polvere
  • mozzarelle (come correttore di acidità)
  • frutta
  • ortaggi
  • pesci non lavorati anche surgelati e congelati
  • preparazioni preconfezionate a base di carne macinata
L'acido citrico viene anche utilizzato in campo farmaceutico per la preparazione di polveri effervescenti. 

Acido tartarico (E 334) ed i suoi sali (E 335 - E 336 - E337)

Viene utilizzato come antiossidante, acidulante, correttore del pH e lievitante, e non presenta problemi tossicologici in quanto viene in parte eliminato per via urinaria, in parte distrutto dai batteri intestinali. E' addizionato a:
  • caramelle
  • confetti
  • polveri da tavola
  • bevande gassate
  • conserve vegetali
  • panificazioni e prodotti dolciari (come lievitante) 
  • L'acido tartarico é costituente dell'uva e del vino e spesso viene aggiunto al vino stesso epr correggerne l'acidità
  • È un ottimo ritardante nell'indurimento del gesso nel settore della costruzione 

Acido lattico (E 270) ed i suoi sali (E 325 - E 326 - E 327)


Si tratta di un componente naturale di numerosi alimenti come lo yogurt ed il vino. Lo produce anche il nostro corpo in seguito a sforzo fisico.
Viene utilizzato come conservante, acidificante, aroma, tampone pH e antibatterico in numerose applicazioni e processi alimentari, come ad esempio la produzione di dolci, pane e pasticceria, bibite, salse, sorbetti, prodotti caseari, birra, marmellate e confetture, maionese e altri cibi elaborati, spesso in unione con altri additivi. Un nuovo utilizzo dell’acido lattico e dei suoi sali è la disinfezione delle confezioni destinate ad ospitare carni, in particolare pesci, in cui l’addizione di soluzioni acquose di acido lattico durante il processo di confezionamento aumenta la durata di conservazione e sfavorisce la crescita di colonie batteriche come ad esempio Clostridium botulinum. Una larga frazione di acido lattico per applicazioni alimentari viene impiegata per produrre agenti emulsionanti a base di esteri lattici di acidi grassi a lunga catena, particolarmente adatti per prodotti da forno che richiedono acido lattico stabile ad alte temperature.

Acido acetico (E 260) ed i suoi sali (E 261 - E 262 - E 263)

Componente principale dell'aceto, è un additivo che viene utilizzato dall'industria alimentare come acidulante e conservativo secondario in particolare nella panificazione. Approfondire qui

sabato 13 agosto 2011

Additivi alimentari

Cosa sono gli ADDITITVI? 

In breve gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte al cibo per migliorarne alcune caratteristiche come:
tempo di conservazione (conservanti)
aspetto o colore (coloranti)
sapore (esaltatori di sapidità, correttori di acidità, aromi ecc.)
Gli additivi alimentari non hanno alcun valore nutrizionale e non sono sempre così innocui come vorrebbero farci credere., anzi.....
Sono in ogni prodotto industriale alimentare, in quantità massicce e non ce ne accorgiamo. 


Un po' di colpa ce l'hanno i consumatori, perchè sono più attratti da prodotti con caratteristiche spesso non naturali, portando così l'industria ad inserire sempre più additivi.  Per fare un esempio semplice: basti pensare alla frutta, che spesso viene colorata, perchè altrimenti i consumatori non la comprerebbero...
Il loro impiego è regolamentato a livello nazionale e comunitario e sulle etichette vengono spesso indicati con la lettera E seguita da un numero.
La lettera E indica che l'additivo in questione è permesso in tutti i Paesi dell'Unione Europea mentre il numero che segue ne definisce la categoria di appartenenza. 
Coloranti ( da E100 ad E199 ): donano all'alimento una particolare colorazione migliorandone l'aspetto


Conservanti ( da E200 ad E299 ): impediscono lo sviluppo di batteri, lieviti e muffe, aumentando la conservabilità dell'alimento e rallentandone il processo deterioramento


Antiossidanti ( da E300 ad E322 ): evitano il l'ossidazione dell'alimento impedendo che il suo colore cambi o si scurisca.


Correttori di acidità ( da E325 ad E385 ): donano all'alimento un   gusto acidulo


Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti ( da E400 ad E495 ): migliorano la consistenza del cibo, aumentando l'aggregazione degli ingredienti che altrimenti tenderebbero a separarsi


Aromatizzanti, donano agli alimenti specifici odori e sapori. La legge italiana prevede la loro indicazione in etichetta con il termine generico di "aromi". Possono essere naturali o artificiali. Nella prima categoria rientrano alimenti come aceto, limone, zucchero e derivati, alcol, olio e sale.
Attenzione alle truffe! In ogni caso il produttore può affiancare agli additivi registrati con la sigla europea, altri additivi scritti con il loro nome per esteso. In questo caso l'ignaro consumatore è tratto in inganno poiché portato a pensare che gli additivi impiegati siano solo quelli contrassegnati con la sigla europea E... .
Spesso l'uso massiccio di additivi sottolinea la scarsa qualità dell'alimento dato che in molti casi queste sostanze vengono usate per mascherare l'assenza di alcuni ingredienti troppo costosi o per compensare la scarsa qualità delle materie prime.


Per approfondire:

-Su wikipedia trovate una descrizione e l'elenco degli additivi più comuni.
-Utilissimo sito è tkk
- Spiegato molto bene anche su my-personaltrainer.it 
-Altroconsumo    interessante articolo, fornisce info su legislazione, principali categorie e un aiuto sulla lettura dell'etichette  per gli additivi. Sempre sul sito di Altroconsumo potete richiedere gratuitamente la guida per la sicurezza alimentare, con l'elenco degli additivi e conservanti.  
-Articolo su disinformazione.it
Gli Additivi Alimentari  Mariani Marina Testa Stefania  Macro EdizioniLibri:  - su informasalus.it    "Gli Additivi Alimentari. Indagine su conservanti, edulcoranti, coloranti, addensanti e aromatizzanti"  AUTORE: Mariani Marina , Testa Stefania   EDITORE: Macro Edizioni
- QUATTRO SBERLE IN PADELLA Come difendersi dall'inquinamento alimentare Autori: Stefano Carnazzi e Stefano Apuzzo Editore: Stampa Alternativa



Il ministero della salute e le varie comunità internazionali hanno lo scopo di "tutelare e rassicurare" il consumatore regolamentando il settore con apposite leggi, MA :
1)gli studi effettuati per stabilire la tossicità degli additivi vengono fatti principalmente su animali  e non vi è comunque prova dei loro effetti a lungo termine. Oltre ad essere crudele e inutile testare sugli animali, chi vi assicura che ciò che non è dannoso oggi, non lo diventerà dopo 50 anni di continua assunzione?


2)è impossibile testare tutte le possibili combinazioni di additivi e i rispettivi dosaggi di assunzione. Nulla vieta di pensare che particolari combinazioni di additivi, innocui se presi singolarmente, possano avere ripercussioni negative sull'organismo.
3)è molto difficile riuscire collegare gli additivi alla comparsa di tutte le malattie ( per motivi di ricerca e metodi),e se un additivo non causa direttamente una patologia non è escluso che in qualche modo possa contribuire alla sua comparsa


4)se il presunto effetto negativo degli additivi presenti in un alimento si somma a quello di un altro alimento e così via per un giorno, una settimana e un anno, considerando l'utilizzo sempre più massiccio in campo industriale, chi ci assicura che siamo davvero esenti da pericoli? L'effetto accumulo è molto rischioso, magari in un singolo prodotto le quantità di additivi nocivi sono basse, ma sommandole a tutti i prodotti che mangiamo anche solo durante una giornata, diventa molto più pericoloso.


5)l'industria del settore conta un fatturato record crescente anno dopo anno (circa 20 miliardi di dollari nel 2000); questo dato dovrebbe perlomeno far riflettere i consumatori più intelligenti e maliziosi


6)considerate infine che nei Paesi industrializzati è stato calcolato un consumo medio annuo di additivi pari a 6-7 kg per individuo.
         


Consigli: 
  • al supermercato preferire alimenti con un basso contenuto di additivi; fare la spesa usando il cervello e non gli occhi: se il colore di un alimento è troppo appariscente, non fatevi ingannare....
  • Preferite i cibi freschi, evitate i cibi precotti e confezionati nei quali l'uso di additivi è spesso importante.
  • Riscoprite la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità. (Come faccio io)
Per saperne di più su aromi e esaltatori di sapidità clicca qui.

Come leggere l'etichetta dei prodotti alimentari

Perchè è importante saper leggere l'etichetta?
Per essere consapevoli di ciò che state mangiando. Scoprirete che spesso quello che state mangiando è un prodotto per la maggior parte chimico, non c'è più niente di naturale e sano. Vengono usati tanti conservanti, additivi, coloranti etc... che non fanno per niente bene alla salute e alcuni sono molto pericolosi. Il sapore viene dato da aromi artificiali. La qualità degli ingredienti è scarsissima.
Quando imparerete a leggere l'etichetta vi verrà voglia di preparare le cose a casa vostra oppure di comprarle da piccoli produttori e la differenza si vede e si sente!

Cominciamo con questo opuscolino del ministero della sanità che vi spiega graficamente quello che trovate sulla confezione di un prodotto: 



Ho trovato una guida molto utile per chi è alle prime armi, che vi può dare un infarinatura. Vi consiglio di leggerlo attentamente: cliccare qui 
Fatto? Bene. 

Vorrei aggiungere alcuni consigli.

Maggiori indicazioni avrete dall'etichetta più capirete la qualità del prodotto, se ci sono tanti additivi, coloranti,aromi, molto probabilmente non è un buon prodotto. Se poi non vengono specificate la provenienza o il tipo di ingrediente, anche questo è indice di un prodotto scadente. Ad esempio: la dicitura "olio extra vergine di oliva di prima spremitura " anziché "olio di oliva" valorizza il prodotto, e c'è una bella differenza. Il produttore è obbligato, per legge, a rispettare la veridicità delle informazioni riportate in etichetta, per cui se scrive "extravergine di prima spremitura" deve garantire che sia vero, altrimenti sono guai. (in ogni caso “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” questo è il mio motto, per questo produco quello che posso con le mie manine).La descrizione del metodo di produzione, certificazioni di qualità, ricette e numero verde di assistenza clienti contribuiscono ad elevare ulteriormente la qualità del prodotto.

L'ordine con cui gli ingredienti appaiono in etichetta non è casuale ma è regolato per legge. In particolare i vari componenti devono comparire per ordine decrescente di quantità. Significa che il primo ingrediente dell'elenco è più abbondante del secondo, che a sua volta è più abbondante del terzo e così via.
Pertanto controllando l'ordine degli ingredienti di due prodotti simili possiamo farci un'idea su quale dei due sia qualitativamente migliore.
Se per esempio nell'etichetta alimentare di due biscotti l'ordine di olio extra vergine di oliva e margarina è invertito è meglio scegliere quel prodotto in cui l'olio extra vergine di oliva compare per primo.
Un altro esempio sono gli gnocchi: avete notato che alcuni prodotti hanno la dicitura “Gnocchi di patate” e altri “Gnocchi con patate” sono obbligati a specificarlo perchè quelli “con patate” non hanno come ingrediente principale le patate, quindi state attenti con altri prodotti che vi pubblicizzano un ingrediente e poi non è nemmeno tra i principali...

ATTENZIONE ALLE TRUFFE: Poiché gli ingredienti appaiono in ordine di quantità alcune etichette alimentari possono trarre in inganno il consumatore. Se per esempio vengono utilizzati due tipi diversi di grassi (margarina e strutto) questi compaiono in etichetta come due ingredienti distinti. In realtà appartengono entrambi alla categoria dei grassi e nel loro insieme possono rappresentare un quantitativo superiore (ad es. 25 + 25 = 50%) a quello impiegato per la produzione di un altro prodotto in cui il termine strutto compare prima tra gli ingredienti (40%) ma che non viene associato ad altri grassi. In questo caso il contenuto lipidico del secondo prodotto è inferiore.
Sui grassi ci sarebbe da discuterne al lungo perchè alcuni grassi vegetali possono essere cancerogeni a causa della loro lavorazione, bisogna stare attenti.


Spesso non si controlla bene il rapporto peso/prezzo, guardate sempre il costo per kg e anche quanto pesa il prodotto al netto senza imabllaggio, perchè spesso ci sembra che due confezioni, di marche diverse ma stesso prodotto, siano uguali ma poi in realtà non è così, magari il packaging camuffa.


Non fare troppo affidamento all'immagine riportata in confezione
Sull'etichetta alimentare l'immagine illustrativa sulla confezione ha il solo scopo di richiamare l'attenzione del consumatore e non è necessariamente legata all'aspetto reale del prodotto.
Allo stesso tempo è bene verificare l'integrità della confezione accertandosi che non presenti segni di danno o rigonfiamenti.
ATTENZIONE ALLE TRUFFE: non fidatevi della scritta promozionale "senza zucchero" ma leggete attentamente le etichette. Se tra gli ingredienti compare una delle seguenti diciture "sciroppo di glucosio" "sciroppo di fruttosio" "maltosio" "amido di mais" "sciroppo di cereali" l'alimento contiene indirettamente dello zucchero. Queste sostanze infatti hanno un alto indice glicemico che le rende del tutto simili al saccarosio


A parità di qualità e prezzo è buona regola preferire alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile.

Per quanto riguarda gli additivi guardate qui, ho dedicato un post solo a quello perchè è importante da approfondire!
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