giovedì 29 dicembre 2011

Buoni propositi eco-sostenibili per il 2012!

Un augurio a tutti voi per il 2012: cominciate il nuovo anno con una bella risata, come suggerisce Tiziano Terzani!! 
E magari cercate di  adempiere ad alcuni buoni propositi eco-sostenibili per migliorare il proprio futuro e anche quello degli altri.

Ecco alcune proposte:

  1. Semplifica i tuoi bisogni: non è più felice chi ha di più ma chi può fare a meno di più cose.
  2. Mangia cibo di stagione e di provenienza locale. Ci guadagnerai in gusto e salute, e contribuirai ad abbassare i costi ambientali dei trasporti degli alimenti.
  3. Quando vai a fare la spesa, porta con te delle buste di stoffa. Prediligi i prodotti sfusi a quelli contenuti in un involucri di plastica e polistirolo.
  4. Elettricità e acqua: Ricordati di spegnere gli elettrodomestici in stand-by e di staccare i caricabatterie quando non servono. Con questa semplice abitudine puoi risparmiare fino al 10% sui costi delle bollette elettriche di tutto l'anno. Sostituendo quelle vecchie con le nuove lampadine a risparmio energetico si risparmiano 20 euro all'anno. Non lasciare l'acqua aperta mentre ti lavi i denti o fai la doccia.
  5. Coinvolgi la tua famiglia nelle scelte ecosostenibili. Educare i bambini a spegnere la luce li aiuterà a crescere evitando gli sprechi, senza contare che 4 ecoconsumatori sono più efficaci di uno solo.
  6. Cerca di trovare alternative ai soliti percorsi in auto, sostituendola con bici o mezzi pubblici.  Sarà l'occasione per fare due passi, rispolverare la bici o scoprire quell'autobus comodissimo che ferma proprio a 100 metri dall'ufficio. Oppure organizzati con il car-pooling o con il car-sharing.
  7. Ottimizza le risorse presenti nella tua casa. Se non puoi sistemare gli infissi, argina gli spifferi predisponendo del materiale isolante ai bordi delle finestre. Abbassa di un grado i caloriferi, togli gli asciugamani dai termosifoni. A volte per risparmiare energia non servono grandi lavori, basta qualche semplice accorgimento.
  8. Acquista prodotti di cosmesi e detersivi per la casa naturali e magari anche abbigliamento naturale!!
  9. Rifiuti: fare la raccolta differenziata e se hai la possibilità anche il compost.
  10. Trascorri più tempo all'aria aperta. Un picnic, un po' di jogging, una domenica al parco fanno bene all'umore e ti aiuteranno a conoscere meglio l'ambiente che stai cercando di tutelare.
  11. Usa, riusa e ricicla. Un vecchio abito, un mobile che non usi o un giornale già letto hanno sempre una seconda vita. Prova anche il baratto.
  12. Sviluppa la tua creatività e l'immaginazione. Fai regali fatti a mano, decora la tua casa etc...
  13. Autoproduci almeno una cosa. Fatti un piccolo orto,anche semplicemente avere le piantine di spezie sul davanzale. Fai marmellate, yogurt, candele, cosmesi etc...
  14. Informati. Spulcia blog, segui tweet, sfoglia giornali, guarda documentari. Sfrutta le biblioteche, scambia libri e dvd con gli amici. 
  15. Scegli la causa ambientale che ti sta più a cuore e sostienila come meglio puoi.
  16. Mantieni le promesse. Bisogna avere costanza. Quando un azione comincia a far parte del nostro quotidiano poi non è così difficile da compiere, diventa automatica.

sabato 24 dicembre 2011

Buone Feste da Coscienza Sostenibile!!!





Mi raccomando festeggiate un Natale Sostenibile. Potete seguire alcuni consigli sul sito del WWF   e sul Greenpeace.

Idee creative per la casa: "Casa e Trend"

Oggi vi voglio parlare di un sito molto carino che ho trovato vagabondando su internet. Si chiama "Casa e Trend", un punto di incontro per spunti creativi per la casa.
Offre idee creative per il fai da te, consigli sull'arredamento della casa, sul giardinaggio e sulle decorazioni..
Ci sono anche molti tutorial per il fai da te con materiali di recupero. Adesso che siamo a Natale, hanno molti suggerimenti per fare i pacchetti regalo originali recuperando cartone, oppure addobbi per l'albero di natale fatti con i lumini usati. Devo dire che è stata una piacevole scoperta. Esiste anche la pagina facebook.  Divertitevi alla scoperta di questo sito!!

venerdì 16 dicembre 2011

Corner of the Earth

Oggi voglio dedicare una canzone. "A chi?" vi chiederete... Semplicemente alla meravigliosa natura che mi circonda, quel poco che è rimasto. La canzone è dei Jamiroquai e si intitola "Corner of the Earth".

Il testo è molto poetico. Ve lo metto in inglese, perchè secondo me la traduzione perderebbe molto. 
Little darlin' don't you see the sun is shining
just for you, only today
If you hurry you can get a ray on you, come with me, just to play
Like every humming bird and bumblebee
Every sunflower, cloud and every tree
I feel so much a part of this
Nature's got me high and it's beautiful
I'm with this deep eternal universe
From death until rebirth

This corner of the earth is like me in many ways
I can sit for hours here and watch the emerald feathers play
On the face of this I'm blessed
When the sunlight comes for free
I know this corner of the earth it smiles at me
So inspired of that there's nothing left to do or say
Think I'll dream, 'til the stars shine

The wind it whispers and the clouds don't seem to care
And I know inside, that it's all mine
It's the chorus of the breakin' dawn
The mist that comes before the sun is born
To a hazy afternoon in May
Nature's got me high and it's so beautiful
I'm with this deep eternal universe from death until rebirth

[chorus]
You know that this corner of the earth is like me in many ways
I can sit for hours here and watch the emerald feathers play
On the face of it I'm blessed
When the sunlight comes for free
I know this corner of the earth it smiles at me x5

This corner of the earth, is like me in many ways
I can sit for hours here and watch the emerald feathers play
When the sunlight comes for free
I know the corner of this earth it smiles at me

Buon ascolto!

giovedì 15 dicembre 2011

Venetia, una donna inglese che vive a Kyoto, su NHK TV

Se non lo sapete ancora, io amo il Giappone!! Adoro la cucina, il cinema, la lingua e sono molto affascinata dalla sua storia e cultura. Purtroppo non sono ancora andata a visitarlo, ma prima o poi ci andrò.  Per fortuna esiste un canale sul satellite, che io guardo sempre: è giapponese ma in lingua inglese, così anche all'estero possono capire quello che dicono. E' bellissimo e si chiama NHK.  Spesso affrontano temi quale l'ecologia, arte etc...  Hanno addirittura un sito dedicato solo all'argomento Eco.  
In particolare vorrei farvi vedere alcuni video realizzati su Venetia Stanley-Smith, una donna inglese che vive a Kyoto e vive dedicandosi alle piante. 
Ha un giardino molto bello, mi piace anche la sua casa: un misto tra un cottege inglese ed estetica giapponese.
Il suo stile di vita si basa sull'andamento delle stagioni e le piante ad esse associate. E' bello vedere lo scorrere delle stagioni che si manifesta sul suo giardino, composto da più di 200 piante. Vedere come lei vive trasmette una serenità incredibile. Quanto la invidio!!!!  
Interessante il metodo che usa per esiccare le piante, vorrei provare.

Video:  

Venetia's Garden: Recipe for Enjoying Slow Herbal Tea 

Venetia’s Garden: Slow Food with the Seasons  

 Venetia ha anche un blog bilingue

Buona visione!

mercoledì 14 dicembre 2011

Antichi sapori- storia di uno chef e del suo rapporto con la terra

Vi consiglio di vedere l'ultima parta di questo video. Si parla di Pietro, uno chef che ha il suo ristorante "Antichi Sapori" a Montegrosso (Ba).  Quello che ha realizzato lui è quello che intendo io, ovvero uno stile di vita veramente sostenibile. In quel ristorante i prodotti sono tutti locali e il menù dipende da quello che la terra dà quel giorno.  Lo trovo fantastico e spero che molti altri faranno come lo chef Pietro.

lunedì 12 dicembre 2011

Idee regalo per un Natale eco-sostenibile

Si avvicina il periodo di Natale e quindi anche dei regali. 
Il Natale è una festività cristiana accompagnata da diverse tradizioni, spesso variabili da paese a paese. E' in origine una festa molto antica, che risale a tradizioni pagane come anche l'albero di natale, gli scambi di doni, la figura di Babbo Natale. 
Le feste antiche erano legate al "ciclo della natura" e con il tempo sono state sostituite da altre denominazioni a seconda della religione. Il nostro Natale corrisponde alla festa del solstizio d'inverno. Per i romani era Dies Natalis Solis Invicti, festa dedicata al Sole (Mitra), mentre per gli ebrei è la festa dell'Hannukah. Tracce di celebrazioni "natalizie" si trovano sempre intorno alla data del 25 dicembre presso le più antiche religioni persiane, fenice,siriane, peruviane, messicane, indù, celtiche etc... 
Nella foto sottostante  Stonehenge durante un solstizion d'inverno.
Perchè è così importante questo solstizio d'inverno? Significa letteralmente “sole fermo” (da sol, “sole”, e sistere, “stare fermo”). Nel nostro emisfero, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo infatti osservare come il sole sembra fermarsi in cielo, fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta.
Questo ci fa capire quanto questa festa abbia avuto e ha ancora importanza, in quanto simboleggia la "rinascita del sole".

Dopo questa piccola introduzione, più che altro fatta per incuriosirvi sull'origine affasciante di questa festa, e su come alla fine ogni cultura è legata dallo stesso "filo conduttore" che è la Natura, torniamo all'argomento principale che sono le idee regalo.
Vi propongo una serie di idee semplici e non troppo costose e coscienziosamente sostenibili, spero vi siano utili:
  •  fai da te, handmade:  se avete un hobby o oppure no, potete regalare oggetti fatti da voi, magari con materiali di riciclo. Oppure prodotti culinari come marmellate, biscotti, muffin,nocino, cioccolatini etc... Sono sempre apprezzati, perchè fatti con le vostre mani e in più sono belli da vedere e anche buoni. Potete sbizzarrvi nel packaging. Io l'anno scorso ho regalato dei sacchettini con gustosissimi biscotti di pasta frolla con forme natalizie, decorati con cioccolato, zucchero a velo etc.. Il web vi fornisce tutte le idee che vi possano essere utili.
  • artigianato locale: Potete comprare oggetti fatti da artigiani o hobbisti, che fanno delle cose stupende a prezzi anche molto bassi. Li trovate nei mercatini o sul web. Oppure  potete prendere prodotti culinari di piccole aziende artigianali, che fanno miele, marmellate, olio, formaggio...
  • negozi: potete comprare oggetti o prodotti equosolidali, oppure prodotti bio, abbigliamento critical fashion. Oppure un bel libro manuale per l'autoproduzione, so come fare un orto sul balcone o sul consumo critico, ce ne sono tanti o meglio ancora un E-book  così non si spreca carta.
  • attrezzatura: potete regalare attrezzatura per l'autoproduzione. Una bella yogurtiera a 20 euro e fate un figurone.
  • baratto: se siete un gruppo di amici o di parenti, invece di fare i regali a tutti e spesso regalare delle stupidate perchè non fare uno swap party? Vi scambiate oggetti/vestiti che avete in casa, ma che a voi non servono,mentre magari alla vostra amica sì e viceversa. E' un idea molto divertente e a costo zero e si evita di comprare oggetti che poi potrebbero finire in fondo all'armadio e basta.
  • donazione: potete anche regalare una donazione ad un associazione, oppure l'inscrizione ad una di esse.  Se la persona a cui la regalate è una persona molto sensibile allora apprezzerà. Spesso le associazioni vendono calendari o altri oggetti ed il devoluto andrà a favore dei loro progetti. Ci sono anche progetti fatti da cooperative nelle carceri dove i detenuti realizzano vestiti, bigiotteria, oggetti vari.
  • esperienze: regalare un esperienza è sempre una cosa molto apprezzata, ma bisogna indovinarla bene! Vendono dei pacchetti con una serie di attività da scegliere, viaggi oppure attività sportive o cene o trattamenti benessere. Anche regalare un corso sarebbe bello, magari un corso per l'autoproduzione ( ci sono corsi per fare il formaggio, per la cosmesi, per fare decoupage etc...). Il prezzo è molto variabile.
 link: 
Vi auguro di passare un buon solstizio d'inverno!!





giovedì 8 dicembre 2011

IL PIANETA VERDE di Coline Serrau

Da adesso parte la rubrica "Vedo, sento e leggo", nella quale vi proporrò ogni mese film, foto, libri e musica che tratteranno argomenti interessanti.
Oggi vorrei parlarvi del un film “Il pianeta verde”. Il titolo originale è “La Belle Verte “ del 1996 diretto da Coline Serreau.
Questa regista è veramente brava, ho visto anche altri suoi film e mi sono piaciuti tanto. In questo film Coline non solo è la regista ma è anche la protagonista. Tratta in maniera ironica, con un umorismo molto intelligente, quelli che sono i problemi di questa civiltà industriale: l'inquinamento, la frenesia, il potere, la distruzione delle risorse naturali etc... E poi riesce sapientemente a portare a galla quelle che sono le contraddizioni della nostra società riuscendo a mettere lo spettatore da un punto di vista esterno.

Eì un film adatto a tutti, sia chi già ha una mentalità "green" sia chi invece ha una mentalità più "industriale". Grazie a questo film molte persone saranno portate a riflettere sulla nostra società e a come la gestiamo.
Io lo trovo un film geniale! Ve lo consiglio!

Non voglio dirvi la trama perchè toglierei la sorpresa, ma vi assicuro che ne vale la pena! Volendo potete andare a leggerla su wikipedia

E' un film molto difficile da trovare, perchè è un film di nicchia del 1996, non credo che esista in dvd in Italia, vi consiglio di cercare nelle biblioteche oppure nel web:  in streaming lo trovate sicuramente.

Lasciate un commento, vorrei sapere se vi è piaciuto!

mercoledì 7 dicembre 2011

Come fare lo yogurt a casa

Dopo avervi parlato dello yogurt in termini generali nel post "Entriamo nel mondo dello yogurt", vorrei affrontare il discorso dell'autoproduzione.
Fare lo yogurt in casa ha molti vantaggi:
  • è economico ( e in questo tempo di crisi ben venga il risparmio)
  • è sostenibile ( perchè è a km zero, non s'inquina con i contenitori, non si spreca alluminio)
  • è molto più buono, il sapore è decisamente migliore
  • è più salutare perchè non ci sono additivi, conservanti o coloranti e potete metterci voi la frutta fresca o qualunque ingrediente decidiate di aggiungere. Inoltre i batteri sono ancora vivi!
  • È semplicissimo da fare, bastano 5 minuti del vostro tempo.

I batteri dello yogurt necessitano una temperatura costante per fermentare, intorno ai 42 gradi (40°-45°). Il grado di acidità dipenderà dalla temperatura di inoculazione e dal tempo di fermentazione (più tempo si lascia fermentare più sarà l'acidità).

Esistono 2 metodi: con o senza yourtiera. Io sconsiglio il metodo senza yogurtiera perchè non vi assicura la buona riuscita ed è più laborioso. Siccome una yogurtiera costa tra i 15 e i 22 euro e mantiene la temperatura costante e consuma pochissimo, direi che vi conviene comprarla.
Senza yogurtiera, si usa il forno ma è difficile mantenere la temperatura costante, c'è chi ci riesce io non ci sono mai riuscita. C'è anche chi mette una lampadina nel forno, ma tanto vale la yogurtiera.
Per il metodo senza yogurtiera potete leggere nel simpatico blog di cucina Anice&Cannella

Il mio metodo con yogurtiera necessita di:
  1. una yogurtiera a caraffa
  2. fermenti lattici
  3. latte
  1. YOGURTIERA ce ne sono tante in commercio, principalmente se ne distinguono di 2 tipi: quella con i vasetti e quella con un unico contenitore "a caraffa" . Io vi consiglio quello con contenitore a caraffa, è più difficile da trovare, ma molto più comoda e il calore si distribuisce meglio.
    Per anni ho usato quella a vasetti, ma l'ho trovata scomoda, sia
    per la pulizia, sia perchè i fermenti non si distribuivano in modo uguale e il calore si disperdeva e quindi non veniva bene. Inoltre con quella bisogna prima scaldare il latte in un pentolino a parte e mescolare i fermenti.
    Con quella a caraffa, mi trovo bene perchè non ho bisogno di altre cose, mescolo i fermenti direttamente li e poi è comoda da mettere in frigo. Non occupa molto spazio perchè è in verticale. Solitamente la quantità che si ottiene è 1 kg di yogurt, ma esistono caraffe anche più grandi.
  2. I FERMENTI LATTICI si possono prendere in polvere in farmacia oppure da uno yogurt comprato al supermercato. Sconsiglio la seconda opzione perchè è veramente difficile trovare uno yogurt con ancora i fermenti vivi, l'unico che andava bene per mia esperienza era il kyr. Vi consiglio di prendere i fermenti in farmacia, li vendono in bustine, costano poco e siete sicuri del risultato. I fermenti devono essere: il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus Thermophilus.
  3. IL LATTE va bene anche quello UHT, potete scegliere tra intero e parzialmente scremato. Se usate latte crudo allora dovete portarlo a 90° per eliminare i batteri che possono alterare la fermentazione e eliminate anche la pellicola che si forma, è panna che porta in superficie le impurità.

PROCEDIMENTO

Ricordare che ogni cosa che utilizzerete deve essere ben pulita per non contaminare.
Prendere 1 litro di latte e lasciarlo fuori dal frigo fino a che non raggiunga la temperatura ambiente. Versare direttamente nella yogurtiera la bustina dei fermenti e versare un pochino di latte e mescolare, accendere la yogurtiera, poi piano piano versate tutto il resto mescolando. Mescolare con movimenti delicati, non troppo velocemente. Ricordatevi che questi batteri sono molto sensibili sia agli shock termici sia a movimenti bruschi. Chiudere il tutto e lasciate fermentare per 8-10 ore( volendo anche 6 o 12 ore), evitate di muovere la yogurtiera. Passato questo tempo mettere subito in frigo, dove lo yogurt si compatterà. Aspettate qualche ora prima di consumarlo. Si conserva in frigo per 8 giorni in maniera ottimale. Al momento del consumo potete aggiungere quello che preferite: marmellata, frutta fresca, muesli, miele etc... Oppure potete utilizzarlo per altre preparazioni culinarie o cosmetiche.
Tenete da parte 1 o 2 cucchiai di yogurt, che utilizzerete come starter per lo yogurt successivo. Solitamente io lo riesco a fare per altre 4-5 volte, dopodiche è meglio utilizzare una bustina nuova di fermenti. Questo perchè dopo un po' di fermentazioni si altera il rapporto tra i due tipi di batteri o magari muoiono e il sapore non è più ottimale.

Dopo aver provato tanti metodi, posso dire che questo è quello più rapido e semplice e il risultato è sempre ottimo. Non è un metodo valido per la yogurtiera a vasetti.  Vi consiglio di prepararlo alla sera prima di andare a letto, lasciarlo fermentare la notte, e quando vi alzate lo mettete in frigo e a pranzo potete già consumarlo. Poi ognuno troverà i propri tempi. Inoltre io utilizzo il contenitore di uno yogurt da supermercato da 1kg, lo lavo molto bene e ci metto il mio yogurt, in modo che ho la yogurtiera già pronta per il prossimo giro. A casa mia ne facciamo uno ogni 2 giorni, perchè ci piace tanto e siamo in 4 persone. Io ad esempio lo uso al mattino per colazione con il muesli.

Facciamo due conti approssimativi: Il latte uht ( io prendo quello del lidl Milbona) costa mediamente 0,60 euro al litro. I fermenti lattici io li ho pagati 5 euro per 4 bustine.quindi 1,25 a bustina. Una bustina mi dura 4 o 5 cicli di yogurt. Quindi spendo per quei cicli 5 brick di latte (5x 0,6= 3 euro) + una bustina (1,25)=  4,25 per 5 kg di yogurt. Un kilo di yogurt mi è costato 0,85 euro. Fate un po' voi il resto dei conti. Ammortizzare costo della yogurtiera (di solito sui 20 euro) si fa in pochissimo tempo.


PROBLEMI E SOLUZIONI

1)troppo liquido
  • forse la temperatura di inoculo era troppo alta e ha danneggiato i batteri. Controllare la temperatura
  • Temperatura troppo bassa che inibisce la crescita dei microrganismi.Controllare la temperatura
  • lo starter è troppo vecchio e ha pochi microrganismi, quindi usatene uno nuovo.
  • La coltura è stata contaminata. Lavare bene l'attrezzatura, eventualmente sterilizzarla con acqua bollente
  • la miscela iniziale è stata agitata troppo, quindi mescolare dolcemente.
2)Ha un cattivo sapore o si è formata muffa o puntini rossi
  • c'è stata contaminazione, usare una nuova coltura e pulire bene l'attrezzatura e sterilizzarla.
  • La fermentazione è durata troppo a lungo e ha fatto sviluppare altri batteri. Diminuire i tempi.
3)Si è formato del siero sulla superficie
  • la fermentazione è durata troppo a lungo
  • lo yogurt è stato mosso, agitato durante la fermentazione.

4)E' granuloso
  • la diffusione dei batteri non è stata omogenea. Mescolare gradatamente e delicatamente.

5)Troppo acido
  • la fermentazione è stata troppo lunga
  • la coltura è vecchia, meglio cominciarne una nuova.
  • avete aspettato troppo tempo per consumarlo.

Per quanto riguarda il libri, leggete il post introduttivo sullo yogurt. Buona produzione!!




lunedì 5 dicembre 2011

Entriamo nel mondo dello yogurt




Lo yogurt è un alimento di consistenza cremosa e di sapore acidulo derivato dalla fermentazione (e conseguente acidificazione) del latte grazie alla sua contaminazione con specifici ceppi batterici. Rientra nella grande categoria dei latti fermentati. 






Un po' di storia

Le origini di questo alimento sono molto antiche ed incerte. L'etimologia risale ad un termine turco che vorrebbe dire “latte denso”, ma latti fermentati erano noti in molte civiltà e considerati un alimento importante e curativo. Nelle scritture ayurvediche si trovano cenni di una bevanda acida di latte dotata di propietà salutari. Viene citato ne “Le mille e una notte”, classico della letteratura orientale. Compare anche nei testi egizi dedicati ai faraoni, i greci lo definivano “cibo della salute”. Anche Galeno, medico del II sec a.C., ne descrive le propietà. Nella Bibbia viene nominato diverse volte. Pure i Mongoli hanno leggende su Gengis Khan e le proprietà dello yogurt.

Ogni cultura ha sviluppato il suo yogurt. I latti fermentati possono essere acidi o acido-alcolici, le differenze dipendono anche dai microrganismi responsabili della fermentazione, dalla temperatura di incubazione e dal tipo di latte (vaccino, caprino, equino etc.). Di seguito alcune tipologie in varie regioni del mondo: Balcani “kajmak”, Armenia “mazun”, Caucaso “kefir”, India “dahi”, Islanda “skyr”, Cile “skuta”, Angola “kaffirs”, Finlandia “plimae” e la variante Sarda chiamata “gioddu”.

Circondato dalla fama di panacea, lo yogurt non era mai stato analizzato dal punto di vista scientifico prima di fine ottocento. Fu il microbiologo russo Ilya IlyichMechnikov, (1845-1916), premio nobel per aver scoperto la fagocitosi, incuriosito dalla longevità delle popolazioni bulgare, a studiare lo yogurt in laboratorio e ad isolare il Lactobacillus denominato bulgaricus, proprio in relazione a queste popolazioni che erano grandi consumatori di latte fermentato. Ritenne questo batterio responsabile di produrre sostanze capaci di neutralizzare tossine presenti nel nostro intestino responsabili dell'invecchiamento dell'organismo.
Questa teoria piacque molto ad un l'imprenditore, Isaac Carasso,che decise di sviluppare tecnologie industriali per la produzione dello yogurt. Nel 1919 quest'ultimo realizzò il primo stabilimento commerciale per la produzione di yogurt a Barcellona, chiamando la sua impresa Danone.


Meccanismo di produzione dello yogurt
I batteri principali, che troviamo nello yogurt, sono il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. Sono responsabili di scindere il lattosio in glucosio e galattosio e successivamente in acido lattico. Per questo motivo le persone intolleranti al lattosio possono mangiare lo yogurt senza problemi. Lo yogurt è per TUTTI!! 
Il caratteristico sapore acidulo dello yogurt è dato dall'acido lattico.


Composizione e proprietà

Lo yogurt tende a mantenere le proprietà nutrizionali del latte di partenza, anche se con qualche modifica, e lo rende più digeribile.
I grassi contenuti nello yogurt rimangono invariati rispetto alle quantità presenti nel latte, mentre le proteine, invece, vengono idrolizzate grazie all'acidificazione e rese quindi più digeribili. Gli amminoacidi liberati saranno quindi più facilmente assorbiti. Inoltre le proteine del siero (lattoalbumina e lattoglobulina) non vengono eliminate. Questo fattore permette un maggiore disponibilità di microelementi importanti come il Calcio e il fosforo. L'acidità dello yogurt aiuta lo sviluppo di una corretta flora batterica intestinale.
Questo alimento apporta un considerevole patrimonio di vitamine, soprattutto del complesso B, ma anche K, A.
Utile in caso di stitichezza, diarrea, per rigenerare la flora microbica a seguito di antibiotici, vaginiti,insonnia, infezioni orali e cutanee, gengiviti etc...
In Turchia ancora oggi lo yogurt è usato come alimento utile nella dieta dei degenti negli ospedali. 
Clicca qui per approfondire.


Altre curiosità


Aspetti gastronomici: il sapore delicato e la consistenza cremosa lo rendono un ingrediente molto utile nelle ricette per attenuare sapori piccanti o per sostituire burro e panna in alcune preparazioni. Famosa è la salsa greca allo yogurt : lo Tzatziki.


Utilizzo nella cosmesi: si è evoluto nel tempo, rafforzato da nuove tecniche e studi scientifici. Nell'antica Persia, le donne lo cospargevano sul viso per contrastare gli effetti del tempo sulla loro pelle.
Oggi si possono confermare le virtù dello yogurt, ottimo per
  • eliminare le cellule morte con impacchi di yogurt.
  • nutrire e ammorbidire la pelle appena detersa.
  • lenire e rinfrescare la pelle in caso di scottature
  • nutrire i capelli tramite impacchi


Vi ho fatto un brevissimo riassunto su vari aspetti dello yogurt. C'è ancora molto da dire, ma questo spetta a voi approfondire.
I libri consigliati sono:

  • ”Buona tavola salute e bellezza con lo YOGURT” di Neva Ceseri, Ed. REd 

  • Lo yogurt e altri alimenti fementati” di Angela Colli, Ed. Tecniche nuove

  • Yogurt. Antiche origini e moderne ricette tra piacere e benessere” D'Ancona Roberta, Ed. Intra Moenia  
  • Lo yogurt” di Annalisa Barbagli, ed Gambero Rosso


Vuoi sapere come fare lo yogurt a casa tua? È semplicissimo leggi qua

martedì 18 ottobre 2011

Parliamo di Baratto o Swapping. Dove e come si fa?

In questi ultimi tempi il significato del denaro è cambiato, le condizioni economiche precarie ci stanno portando a rivalutare il nostro sistema economico. Molte persone hanno cominciando a fare a meno del denaro non solo per mancanza di esso, ma anche per eticità, per allontanarsi dal modello consumista di questa società che comporta gravi conseguenze soprattutto ambientali; quindi si sono date al BARATTO!!






Il baratto è la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, ed è dunque ben anteriore alle forme di scambio monetario. Il baratto promuove un riuso sostenibile e un consumo più critico.

Visto che oggi oramai si fa tutto on-line, nascono tanti siti di baratto online, spesso con un sistema simile a quello di ebay.

REOOSE è un sito di scambio ma senza denaro! E' un eco-store dove si possono "riciclare" oggetti che non si usano più e dargli una seconda vita. Reoose nasce per dar vita ad un consumo sostenibile, per acquistare prodotti in maniera consapevole, quelli di cui necessitiamo realmente, evitando sprechi e salvaguardando al tempo stesso l’ambiente. Il progetto, infatti, si ispira alla filosofia delle tre R: Riduzione dei rifiuti, Risparmio e Riciclo.
All'oggetto vengono assegnati dei crediti virtuali che pottrano essere utilizzati per avere un altro oggetto. Viene detto baratto asincrono perchè non c'è bisogno di effettuare lo scambio con la stessa persona a cui date l'oggetto; una volta ottenuti i crediti si può aspettare ad utilizzarli finchè non si trova l'oggetto che ci interessa davvero. I crediti si possono anche donare a delle onlus.
Ecco come è nato Reoose:



Esitono anche altri siti per lo scambio-baratto o cessione di oggetti:

Nascono anche dei negozi veri e propri, in particolare per vestiti, come ad esempio Barattiamo  a Roma oppure a Milano da Atelier del Riciclo. Dove si paga una quota per il servizio e poi si può effettuare lo scambio.
Ci sono anche molte feste o fiere organizzate da associazioni o comuni come ad esempio a Napoli (la più grande fiera del baratto italiana).  Una festa molto particolare è quella del Baratto Wine Day, dove ci si scambia bottigle di vino.

Prima di tuffarci nel mondo del baratto, dobbiamo anche imparare i termini "tecnici":

E-barter è colui che fa lo scambio online
Swapping  da swap, letteralmente scambio
Swaplifting, termine mutuato dall'inglese shoplifting,  quando un partecipante scorretto può aderire ad uno swapping, e poi non completarlo, ricevendo qualcosa senza aver dato niente.
Swap Party  sono feste fatte a casa con amici per scambiarsi oggetti. Ecco un articolo per come organizzarne uno.
Swap-shop o Swap-boutique sono i negozi del baratto.
Dress-crossing è uno shopping griffato ma fatto in gruppo, un gruppo di amiche dai gusti e misure simili comprano in cassa comune e poi si scambiano i vestiti


Oltre allo scambio di oggetti esiste anche lo scambio della casa per le vacanze, addirittura proprietà di beni immobili oppure il baratto del proprio tempo attraverso le banche del tempo, ma di questo ne parlerò più avanti.

sabato 15 ottobre 2011

Q.b. Quanto basta - Stili di vita per un futuro equo - spettacolo teatrale

Sono appena tornata da uno spettacolo teatrale dal titolo "Q.b. Quanto basta - Stili di vita per un futuro equo" realizzato dalla compagnia teatrale Itineraria. Uno spettacolo che tocca tanti argomenti: ambiente, consumismo, rifiuti , trasporti, alimentazione etc.. Fornendo anche titoli di libri come spunto per approfondire (questo l'ho apprezzato molto, peccato non avessi carta e penna per scrivermeli!).  Lo spettacolo è un monologo, forse per me è stato un pochino monotono dato che sono tutte cose che già so, spero che qualcuno abbia recepito il messaggio che lo spettacolo voleva dare. Penso che la forma del monologo sia un po' pesante se si ha una platea che non è informata, risulta più come una lezione che come uno spettacolo, mi aspettavo qualcosa di diverso..con tecniche teatrali tipo teatro dell'oppresso, teatro sociale. In ogni caso l'attore è stato molto bravo e bisogna fare i complimenti a questa compagnia teatrale che va in giro a portare avanti spettacoli con argomenti molto difficili ed impegnativi e sicuramente controcorrente.
Una delle cose interessanti dello spettacolo erano dei filmati che quelli della compagnia teatrale hanno gentilmente messo anche su youtube. Così posso riproporli anche a voi.

Mi è piaciuto un filmato fatto a cartone animato che spiega la distribuzione delle ricchezze nella nostra società. E' molto semplice e chiaro. 



Poi c'è anche il filmato di una coppia Riccardo e Francesca, che abitano credo nel Friuli Venezia Giulia e che hanno arredato tutta la loro casa con oggetti recuperati dalla discarica! E' fantastica!!! Li devo assolutamente conoscere!!

venerdì 14 ottobre 2011

Mestruazioni: l'alternativa ecologica ed economica ai soliti assorbenti usa e getta

Questo è un post dedicato totalmente alle donne, quindi i maschietti sono avvisati.
Si parla di mestruazioni, per molti è un tabù, ma è un fenomeno fisiologico di noi donne che dobbiamo accettare e cercare di viverlo il più serenamente possibile.

Le motivazioni che hanno spinto me e tante altre donne a trovare un alternativa ai soliti assorbenti e ai tamponi usa e getta sintetici sono prevalentemente 3: ecologia, salute, risparmio.


  • Ecologia: Si calcola che una donna utilizzi oltre 10.000 assorbenti o tamponi nel corso della vita. Ogni donna genera quindi un'enorme quantità di rifiuti che, come i pannolini usa e getta, finiscono in discarica o, peggio, negli inceneritori.Secondo recenti indagini, ogni anno vengono buttati nelle discariche circa 14 MILIARDI di assorbenti.Assorbenti esterni e tamponi sono costituiti da materiali sintetici, non biodegradabili che, oltre a facilitare la proliferazione dei batteri, irritando le pelli più delicate, risultano difficili da smaltire e quindi altamente inquinanti.Per smaltire UN assorbente ci vogliono in media 100 ANNI. In più c'è la plastica dell'imballaggio da tenere conto. Sono tra i prodotti più inquinanti! Per produrli poi, serve tanta energia e risorse...per poi essere buttati!
  • Salute: Il “tessuto non tessuto” degli assorbenti usa e getta, cioè la parte a contatto con la pelle, è sempre bianchissima e assorbente grazie a sostanze chimiche come diossina e sodio polyacrylate. Alcune di queste sostanze sono risultate essere anche cancerogene. Moltissime donne provano prurito e fastidio, anche perchè sono appicciosi e non fanno traspirare la pelle, alterando anche il ph. Questo favorisce infezioni come ad esempio la candida. Inoltre i tamponi possono provocare la sindrome da Shock Tossico (molto grave e pericolosa)                        

  • Risparmio: facciamo un piccolo calcolo. In media una donna acquista ogni mese 2 pacchetti di assorbenti da 4,50 euro l'uno (chi più,chi meno). Ogni anno spende circa 108 euro. Ci avevate mai pensato?? Sommate per tutti gli anni in cui avrete le mestruazioni, la cifra è bella alta. Poi se ci si aggiunge il post parto la spesa si alza ancora di più!!

Quindi le alternative quali sono? Ce ne sono diverse, poi dipende da quello che si preferisce.

  1. Assorbenti e tamponi bio, ma sempre usa e getta. Viene meno il discorso del risparmio sicuramente e anche il discorso dello spreco di risorse. Dal punto di vista del fastidio, non so se fanno lo stesso effetto di quelli sintetici. Ci sono quelli della Natracare che usa cotone sbiancato senza cloro, senza profumazione aggiunta. NON contengono plastica, senza resine, leganti chimici, sostanze tensioattive, che a contatto con la pelle possono causare irritazioni.
    Traspiranti, morbidi, ipoalleregenici, biodegradabili. Si possono comprare al NaturaSì, nei negozietti bio o alcune erboristerie o su internet.
  2. Assorbenti lavabili, Qualcuna dirà Cosa?? Che schifo! Invece è solo un blocco mentale. Una volta come pensavate che facessero? Gli assorbenti lavabili sono igienicissimi, morbidi e anti-irritazioni, vi faranno risparmiare un bel po' di euro e, soprattutto, vi faranno far del bene all'ambiente. Gli assorbenti lavabili sono molto simili a quelli ai quali siamo abituate, ma a differenza di quelli tradizionali che hanno un adesivo per attaccarli agli slip, i lavabili si chiudono con un bottoncino o con del velcro.
    Una volta finito il ciclo si mettono in ammollo in acqua fredda ( il sangue va via semplicemente così) gli si da un prelavaggio a mano e poi in lavatrice a 60 gradi! Mai usare la candeggina (prodotto irritante per la pelle e molto inquinante)
    Ce ne sono di tanti materiali (cotone biologico, flanella, micro-pile, e anche minkee, spugna o bambù ), di tante forme e colori e tante marche. Si possono acquistare via internet oppure si possono seguire delle istruzioni e farselì da se. Durano tanto, e sono molto comodi. Esistono i AIO (all-in-one) cioè parte assorbente e parte impermeabile cuciti insieme oppure i Due pezzi: sono composti da un corpo con le ali e da una striscia assorbente che viene inserita in una tasca o tenuta ferma da due fettucce
    Ecco alcuni link:  

  3. Spugne marine utilizzate come tampone interno, lavabili e riutilizzabili http://www.jadeandpearl.com/catalog/index.php?main_page=product_info&products_id=18 ma su queste non ho molte informazioni. Sinceramente a me viene il dubbio sulla resistenza, non vorrei che poi si sfaldino come succede alle spugne normali, troppi dubbi e poche risposte.


  4. Coppetta Mestruale : a differenza degli assorbenti, che appunto assorbono, la coppetta mestruale raccoglie il ciclo al suo interno per poi essere svuotata. In Italia è ancora poco conosciuta, mentre all’estero viene usata da tantissimi anni. 
    E' una specie di imbutino in silicone chirurgico anallergico trasparente o di vari e bellissimi colori. Si sterilizza prima del suo utilizzo in acqua bollente o con il Milton (o il generico) e poi inserita all'interno come un tampone, ma a differenza del tampone rimane più bassa. Va svuotata ogni 4 al massimo 8 ore e sciacquata con acqua. Non si sposta, non si rovina, potete fare tranquillamente la pipì.
    Potete fare sport, andare in piscina e neanche ve ne accorgerete di avere le mestruazioni.
    Il costo varia dai 12 ai 38 euro massimo, e durano fino a 10 anni. Non danno problemi di shock tossico come invece i tamponi.
    E' reperibile su internet, nei negozi NaturaSì, in alcuni punti Coop, erboristerie e farmacie. Ce ne sono di varie marche e dimensioni.
    Io la uso da un anno, ormai, e sono molto soddisfatta, non ho più problemi di candida, non ho più fastidi, nessun cattivo odore, mi sento molto più libera! La consiglio a tutte. Le prime volte bisogna imparare la manualità per mettere e togliere e poi diventa automatico. Molte donne quando racconto che uso la coppetta mi guardano schifate, ma è solo un tabù che si sono create loro perchè non c'è nulla di schifoso, si tratta solo di avere più confidenza con il proprio corpo, e vi assicuro che è molto più igienico questo metodo che quello dei soliti assorbenti. Molte ginecologhe lo consigliano. Nel web troverete tanti video con le istruzioni e tanti siti stranieri e italiani che ne parlano.
    Vi consiglio qualche link :
    easycup.fr sito francese in cui troverete le descrizioni di tutte le coppette di ogni marca con dimensioni, capacità etc... molto utile. 
    Le marchè più conosciute sono: Mooncup, Ladycup, Keeper, Lunacup,Naturcup, Divacup, Meluna et... Di seguito trovate un video in italiano che spiega come si utlizza una coppetta mestruale, in particolare qua parla della Mooncup ma vale per tutte le marche.

    Un ultima curiosità: lo sapete che il sangue mestruale lo potete utilizzare come fertilizzante per le piante? Provate!

martedì 11 ottobre 2011

La casa ad idrogeno

Tempo fa vidi un interessante puntata di Geo&Geo. Una casa totalmente autonoma che usa acqua "sporca" dello scarico, viene depurata tramite fitodepurazione e utilizzata insieme ad energia solare per formare idrogeno e ossigeno. E' un'idea geniale perchè permetterebbe di stoccare l'energia solare sottoforma di idrogeno. Inoltre rende totalemente autonomo l'deificio, ed è aciclio chiuso, perchè le acque che si usano incase vengono riutilizzate poi per ottenere l'idrogeno, infine viene immesso anche ossigeno nell'aria! Fantastico!!
Vi consiglio di vedere il video:


Sono curiosa di sapere come hanno proseguito la loro attività e se sono riusciti a portare avanti questo progetto!
Il loro sito è questo www.lafabbricadelsole.it

lunedì 10 ottobre 2011

Conservare i prodotti dell'orto - i vari metodi

Fin dall'antichità l'uomo ha cercato di sviluppare metodi per la conservazione degli alimenti, per evitare sprechi e avere scorte per i mesi meno produttivi. Conservare i prodotti dell'orto non è solo una saggia pratica di risparmio, ma è anche un modo per disporre di una dieta variata ed equilibrata in ogni stagione dell'anno e per poter gustare gli alimenti preferiti anche fuori stagione.
Esistono vari metodi tradizionali e anche più recenti (come la congelazione), tutti sfruttano dei processi naturali.
Lo scopo della conservazione è quello di preservare nel tempo l'edibilità e il valore nutritivo di un prodotto agroalimentare, prevenendone le alterazioni.
Farlo in casa ci permette di avere un prodotto sano, senza additivi e sostanze pericolose, che invece vengono usate nella produzione industriale, e molto ma molto più buono!!!
I metodi di conservazione si possono distinguere in fisici, chimici e biologici, a seconda del principio utilizzato per bloccare l'azione degli enzimi e dei microorganismi.
La scelta del sistema di conservazione può dipendere dalla nostra capacità e delle nostre esigenze, ma bisogna sempre tener conto dell'idoneità di un ortaggio o frutto ad essere sottoposto ad uno specifico metodo. Vi è poi da considerare il tempo che ci si impiega per la preparazione.





I metodi naturali che si possono utilizzare sono:

METODI FISICI:
  • AL FRESCO E REFRIGERAZIONE
  • CONGELAZIONE- SURGELAZIONE
  • PASTORIZZAZIONE E STERILIZZAZIONE
  • ESSICCAMENTO
  • SOTTOVUOTO
METODI CHIMICI:
  • SALAGIONE
  • SOTTOLIO- SOTTACETO- SOTTO SPIRITO
  • CON ZUCCHERO
  • AGRODOLCE (tecnica tipica della cucina orientale)
METODI BIOLOGICI
  • FERMENTAZIONE
Esiste anche un metodo sia chimico che fisico che è l'affumicatura che viene però usato per carne, pesce e formaggi.

Ci sono diversi libri che secondo me sono utili da tenere in casa. Io vi do qualche titolo ma ne trovate molti in giro.

  • Conservare i prodotti dell'orto  di Fausto Gorino  ed. L'informatore agrario  (libro indispensabile)
  • Acquistare e conservare frutta, verdura e funghi    guida pratica di Altroconsumo
  • Congelare e surgelare  Ed.Giunti Demetra
  • Conservare frutta e verdura  Ed.Giunti Demetra
  • Verdure sotto vetro di Cinzia Gambassi 
Ce ne sono tanti... I Libri della Giunti sono sempre fatti bene, a me piacciono perchè sono semplici e spiegano passo passo quello che si deve fare.
Potete dare un occhiata a questi link dove trovare un po' di titoli: su www.librisalus.it  e su www.ibs.it  
Vi ricordo che si può sempre sfruttare le biblioteche comunali, che sono una grande risorsa, per consultare i libri che ci interessano.

     

mercoledì 21 settembre 2011

SPOT WWF - WE ARE ALL CONNECTED

Adoro gli spot del WWF. Mi piacciono perchè sono molto comunicativi, spero che un pochino riescano a far riflettere le persone, anche se so che ci vuole molto di più.
C'è uno spot che mi ha colpito perchè è fatto particolarmente bene e lancia un messaggio fondamentale, ovvero WE ARE ALL CONNETCED, siamo tutti connessi. Animali e persone: abbiamo molte similitudini e quello che succcede nel mondo colpisce tutti. Dovrebbe far riflettere anche sul fatto che le nostre azioni influenzano (purtroppo per la maggior parte delle volte in modo negativo) il mondo animale e vegetale.
Guardatelo e ditemi se non vi ha emozionato?

martedì 20 settembre 2011

Il mio metodo per conservare i Porri

Oggi vi spiego come faccio per conservare i porri che coltiviamo nel nostro orto. 

Ne esistono anche degli altri, ma per motivi di praticità io preferisco questo. Altrimenti andatevi a leggere il post precedente sui Porri.
Il mio metodo consiste nella congelazione a crudo: ho constatato che i porri si mantengono bene a lungo e mantengono il loro aroma (sarà che i miei porri sono molto più saporiti ). Avendone tanti, e dato che la conservazione in luogo asciutto e buio non garantisce sempre buoni risultati, ho optato per questa tecnica. In questo modo li preparo tutti in una volta, e quando li si vuole cucinare sono pronti per essere messi in padella o altro. 

Vi occorrono:

  • dei vassoi, io uso i vassoi di cartone delle pasticcierie (mai buttarli via, che servono sempre)
  • degli asciugapiatti-strofinacci in cotone, puliti
  • pellicola da cucina
  • tagliere, meglio in plastica perchè il legno assorberebbe troppo l'odore
  • un coltello bello tagliente
  • un colino abbastanza grande
  • sacchetti-freezer
  • e ovviamente i PORRI





Già nell'orto ho eliminato la barbetta alla base del bulbo e la maggiorparte del verde, che è molto fibroso.

Poi, un porro alla volta, sciacquo con l'acqua e comincio a tagliare a rondelle. Man mano tolgo gli strati che andando verso la parte verde sono più duri, cercando di tenere la parte bianca-verdino chiaro. La parte verde,che non è commestibile, può essere usata per aromatizzare zuppe o preparazioni a cottura lunga e poi va tolta. 


Una volta tagliato il porro lo sciacquo bene (per togliere i residui di terra) nel colino e lascio lì a scolare, mentre taglio il porro successivo. Una volta scolato lo metto sullo strofinaccio per far assorbire l'acqua rimasta e lo copro con un altro strofinaccio. In questo modo si asciugano bene le rondelle.
Una volta asciutti, li metto sui vassoi, con la pellicola sia sotto che sopra. Devo fare in modo di avere uno strato solo di rondelle, non devono sovrapporsi. Poi li metto nel congelatore. Così facendo ottengo una rapida congelazione che mi permette di mantere le caratterisctiche organolettiche dei porri.
Dopo qualche ora, quando sono sicura che si sono congelati li metto in sacchetti da freezer, massimo 200gr a sacchetto. Voi cercate di mettere nel sacchetto quella che sarà la quantità che vi servirà nelle vostre preparazioni.  Scrivete sui sacchetti la data. Durante il "travasamento" cercate di fare in modo di non toccarli con le mani  o che vengano a contatto con altre superfici, per motivi igienici. Cercate di essere rapidi in questa fase, per non far scongelare i porri.



Così sono subito pronti, quando volete cucinare. Io li uso spesso per i risotti al posto delle cipolle (ottimo il risotto porri e salsiccia) Oppure anche semplicemente fatti in padella. Ma ci sono tanti modi di cucinarli e nel web troverete tante ricette.
Ne trovate un po' su  Giallozafferano. oppure anche su Cookaround.

Note
  • i porri, come le cipolle, fanno bruciare gli occhi
  • tenete le finestra aperte durante la preparazione perchè l'odore dei porri tende a rimanere
  • gli strofinacci che avete usato metteteli prima in ammollo per eliminare l'odore e poi in lavatrice. Magari aggiungete un po di bicarbonato nell'ammollo, può aiutare a togliore l'odore.
  • non usate taglieri di legno perchè assorbono l'odore
  • per elimare gli odori su superfici o attrezzi ricordatevi che il caffè è un ottimo elimina-odori, esistono saponi al caffè oppure potete anche usare un pochino di caffè in polvere quando lavate gli attrezzi da cucina che avete usato.

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