lunedì 19 settembre 2011

Tutto quello che c'è da sapere sui Porri

Francese: Poireau; Inglese: Leek; Spagnolo: Puerro; Tedesco: Lauch 

Il porro,Allium porrum, è una pianta erbacea monocotiledone facente parte, con la cipolla e l'aglio, delle Alliaceae, una famiglia del gruppo delle Liliaceae. E' un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla, infatti la può sostituire nelle preparazioni gastronomiche.


La sua origine è incerta, ma si pensa che provenga dai territori celtici, in quanto già 3000 anni vi era coltivato. Il Porro era noto e coltivato nell’antico Egitto già 2.000 anni prima di Cristo. Da come raccontano i geroglifici delle piramidi il porro era consumato dagli schiavi addetti alla edificazione delle ciclopiche costruzioni. Attraverso i secoli la coltivazione del porro passa dalla valle del Nilo all’area greco - romana.  Il porro fa parte di quel ristretto gruppo di piante che, lungo tutto il Medioevo, hanno contribuito a risolvere il problema alimentare durante le ricorrenti carestie e pestilenze che a quei tempi infierivano sulle popolazioni. 
Oggi il porro è conosciuto, diffuso e coltivato in tutto il Mondo e, in particolare, in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Spagna e nei paesi dell’Est Europa. 
La Francia ne è il primo produttore europeo.
Il porro si trova in commercio tutto l'anno, con il picco della stagione fra novembre e febbraio, ed è un ortaggio sia autunnale che invernale, coltivato in serra ed in campo aperto.

Ecco alcune delle varietà italiane più comuni:

  • Lungo gigante d'inverno: ha il piede lungo e si raccoglie durante il periodo invernale; è di sapore gradevole ed attraente come aspetto, inoltre è un prodotto con una parte bianca che raggiunge anche i 60 centimetri di lunghezza. Dato che può rimanere nel terreno anche durante i mesi freddi, la raccolta viene fatta in modo a scalare (tra i più famosi la qualità Cevere).

  • Mostruoso di Carentan: varietà molto rustica, con bulbo enorme che può raggiungere il diametro di 7- 8 centimetri e i 25 centimetri di lunghezza. E’ molto resistente al freddo e molto appetibile per il suo sapore inoltre e' un alimento facilmente digeribile con un buon contenuto in zuccheri (4.5%) e sali minerali (K, Ca, P, Fe).

  • Gigante d'Italia: la parte bianca del fusto raggiunge a volte anche i 30 centimetri il diametro non supera i 2-3 centimetri, molto rustico e produttivo resiste alla neve senza dare origine a marciumi, è molto richiesto per il sapore "dolce e squisito".

  • Porro lungo della riviera: si distingue per la sua lunghezza, bellezza e resa elevata.

Al momento dell’acquisto, sono da preferire i porri con gambi ben sodi, diritti e sormontati da un ciuffo di foglie turgide e di colore verde scuro; non ci devono essere foglie ingiallite o avvizzite poiché è segno di scarsa freschezza.
Del porro si utilizza la parte inferiore del fusto, bianca e tenera. La parte bianca deve essere ben turgida e le foglie verdi serrate, fino alla metà del porro. 

In CUCINA:
Per prepararlo all’uso bisogna eliminare la barbetta alla base del bulbo e tutta la parte verde. Bisogna pulire molto bene con acqua perchè facilmente ci saranno residui di terra.
(la parte verde più interna può essere utilizzata per aromatizzare zuppe e piatti a lenta cottura, poi va tolta)
Il porro è un ortaggio che si presta, grazie al suo particolare sapore, sia per una cucina rustica e popolare che per essere utilizzato nella gastronomia sofisticata e raffinata.
Il porro viene usato in cucina come ortaggio e come erba aromatica, ma è anche una pianta medicamentosa (proprietà riconosciutagli già nel Medioevo). Si impiega crudo, come condimento, o cotto in svariate preparazioni.
In qualità di ortaggio il porro (più delicato), può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate o tortini, stufati, creme e salse, oppure lo si utilizza con la pasta o la polenta; tagliato in sottili rotelline può essere consumato anche crudo in pinzimonio o utilizzato per guarnire e aromatizzare insalate accompagnate dalla vinaigrette; ma attenzione! Il porro va tagliato al momento dell’uso, altrimenti tende a ossidarsi molto velocemente se esposto all'aria ( a meno chè non lo si congeli)
Il porro è usato come erba aromatica per la cottura di carni lesse, zuppe di pesce e per aromatizzare piatti di maiale e di agnello; si può usare il porro come “cartoccio naturale” per avvolgere i cibi (in special modo il pesce) durante la cottura, poiché migliora la digeribilità della preparazione.
Può essere bollito e poi gratinato con burro e formaggio, oppure semplicemente condito, dopo la lessatura, con olio e limone.  
Di ricette ne trovate un infinita nei blog e siti di cucina.

COME CONSERVARE I PORRI:
Ci sono diversi metodi per conservare i porri.
Potete togliere la parte più dura delle foglie, e dopo averli puliti e asciugati e lasciati interi, riponeteli in frigorifero , ma non durano a lungo. Se li tagliate allora vanno consumati subito.
Il porro che viene raccolto in autunno può essere facilmente conservato, durante il periodo invernale, tenendolo al riparo dal freddo in un ambiente buio e chiuso, o legato a mazzi e coperto con uno strato di sabbia fresca sotto serra. Non bisogna togliere nessuno strato di foglie, deve rimanere così com'è!
Chi non dispone di spazi verdi all’aperto, può conservare i porri in un contenitore chiuso (anche un sacco nero), in modo da evitare che il prodotto venga esposto alla luce o al calore, anche sul balcone di casa.

Oppure potete utilizzare il MIO METODO di conservare i porri.

PROPRIETA':
Il porro è un ortaggio ricco di acqua (più del 90%), poco calorico e indicato nelle diete dimagranti; è ricco di vitamina A, ha un buon contenuto di vitamina C e discrete quantità di vitamine del gruppo B, e fornisce all’organismo elementi minerali preziosi come il ferro, il magnesio (utile per i nervi), il sodio, lo zolfo, la silice (che favorisce l’elasticità delle ossa e della pelle), il manganese, il potassio (utile per regolare gli eccessi di grasso), il calcio (toccasana per le ossa) e l’acido fosforico (tonico per il sistema nervoso).
Al porro vanno riconosciute quindi proprietà toniche, nervine, diuretiche, lassative, antisettiche e lo si consiglia per curare dispepsie, anemie, reumatismi, artrite, gotta, affezioni urinarie, obesità, emorroidi, piaghe, punture di insetti, o ancora, se ne raccomanda l’impiego per migliorare o mantenere la freschezza della pelle del viso. E’ indicato nei casi di stipsi, obesità, anemia e artrite.
Il porro abbassa il colesterolo, rafforza il sistema immunitario e aiuta la prevenzione del cancro.
I porri sono noti anche per le virtù di pulizia dell'intestino. La parte bianca del fusto del porro contiene fibre molto delicate che possono essere consumate da tutti, mentre la parte verde contiene fibre più dure. Esse costituiscono un'ottima zavorra che favorisce il transito intestinale in modo delicato e non aggressivo e quindi adatta anche agli organismi più sensibili.
si utilizza sotto forma di decotto: 30 g. di radici di porro, lavate e pestate nel latte, rappresentano un buon vermifugo.
L'imperatore romano Nerone fu soprannominato "il porrofago" perché era ghiotto di porri che utilizzava in gran quantità per schiarirsi la voce.


Non va inoltre sottovalutato l’aspetto afrodisiaco del porro, proprietà riconosciutagli fin dai tempi antichi.

In Medicina Tradizionale Cinese e in macrobiotica il porro è considerato un alimento riscaldante.




COLTIVARE I PORRI:
Se volete coltivare i porri allora vi indirizzo ad alcuni siti che ne parlano. Quello che vi posso consigliare è di non mettersi a seminare, ma di prendere le piantine in vivaio, e poi metterle nel orto. Se poi fertilizzate bene con compost e letame, potete anche coltivarli tutti gli anni, anche se su alcuni siti dicono di no.
Ecco il link: 
  • www.damanuale.it   utile anche la spiegazione della tecnica di imbiancare i porri, rincalzando la terra periodicamente.


 
 





Nell’anno successivo alla semina del porro, si forma lo scapo fiorale che ha sulla sommità un'infiorescenza a ombrello globoso, formata da tantissimi fiori bianchi, rosa o lilla.
Il frutto è formato da una capsula rotondeggiante contenenti due o tre semi piccoli e angolosi di colore nero (simili ai semi della cipolla).







CURIOSITA':

Il Porro è simbolo del Galles. Secondo una famosa leggenda, alla vigilia di una battaglia contro i Sassoni, St. David, consigliò ai Britanni di portare sui berretti i porri, per distinguere meglio gli alleati dai nemici. Grazie a questo espediente, l'esercito riportò una grande vittoria. Si ritiene anche che lo stesso sia accaduto a fianco di Enrico V alla battaglia di Azincourt nel 1415. Per questo nel giorno di St David si indossano distintivi con i porri. Ancora oggi per i militari dei reggimenti gallesi esiste la tradizione di mangiare un porro crudo il giorno di St. David.
Anche il narciso è simbolo del galles, perchè il termine gallese per indicare il narciso è simile a quello per il porro. 


fonti: wikipedia, giallozafferano, www.porro-cervere.cn.it e gli altri link che ho inserito.

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