domenica 18 settembre 2011

Che cos'è l'INCI?

Come facciamo a capire cosa c'è scritto sulle etichette dei prodotti cosmetici?? 

Per molte persone, a prima vista sembra di leggere arabo, ma in realtà serve solo sapere come si fa a leggerle e dove andare a trovare le informazioni giuste.

Secondo la direttiva CEE 76/768 sulla confezione del cosmetico o in un foglietto di istruzioni all'interno devono essere presenti le seguenti informazioni :
  1. Il nome o la ragione sociale e la sede legale
  2. Il contenuto nominale
  3. La data di durata minima
  4. Le precauzioni particolari per l'impiego
  5. Il numero del lotto di fabbricazione
  6. Il paese di origine
  7. La funzione del prodotto
  8. L'elenco degli ingredienti


skineco.org
L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l'elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard. Tutela il consumatore a livello internazionale, permettendo di leggere la composizione di un prodotto cosmetico sempre nella stessa lingua, che viene definita con un lessico unico per tutti i paesi dell'Unione Europea (UE).
Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio INCI, ovvero l'elenco degli ingredienti in esso contenuti, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese. Ad esempio: "prunus amygdalus dulcis oil" sta per "olio di mandorle dolci".
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
Ad esempio: "sodium laureth sulfate" sta per "sodio lauriletere solfato".
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo. Fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.
I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime devono essere indicati con i termini "profumo" o "parfum" e "aroma". Gli ingredienti in concentrazione inferiore all'1% possono essere menzionati in ordine sparso dopo quelli in concentrazione superiore all'1%.
Per i prodotti cosmetici da trucco, ivi compresi quelli per le unghie e per i capelli, immessi sul mercato in varie sfumature di colore può essere menzionato l'insieme dei coloranti utilizzati nella gamma a condizione di aggiungervi le parole "può contenere" o il simbolo "+/-".
Tuttavia non sono considerati ingredienti:
  • le impurezze contenute nelle materie prime utilizzate;
  • le sostanze tecniche secondarie utilizzate nella fabbricazione, ma che non compaiono nella composizione del prodotto finito;
  • le sostanze utilizzate nei quantitativi assolutamente indispensabili come solventi o come vettori di composti odoranti e aromatizzanti.

Ecco alcune sostanze presenti nei prodotti che acquistiamo:
  • paraffinum liquidum, propylene glycol, petrolatum, vaselina, isopropyl,, mineral oil ecc; tutte sostanze derivate dal petrolio!!! sono presenti nella maggiorparte dei prodotti per bambini, oltre che in quelli per adulti, perchè costano poco e non hanno odore. Occludono la pelle, impedendole di respirare e favoriscono la proliferazione batterica. Vi è anche il rischio della presenza di residui cancerogeni.
  • Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES):danneggiano la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni.
  • polyethylene glycol (PEG); non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile
  • oli di silicone, solitamente terminanti in -thicone (dimethicone, trimethicone, ecc), oppure in -one o -siloxane sono siliconi sintetici, non biodegradabili(quindi finiscono nello scarico fognario e si accumulano nell'ambiente), dannosi perchè non lasciano traspirare la pelle, causando l’insorgere di brufoli e facendola invecchiare più in fretta. Formano una patina sulla pelle che la fa sembrare liscissima, ma non la idratano. Se si sopende l'uso la pelle si rivelerà secca e disidratata. Sui capelli inizialmente danno buoni risultati, ma poi la chioma si appesantisce e diventa opaca.
  • monoethanolamine (MEA), triethanolamine (TEA), diethanolamine (DEA) e ethanolamine, creano il rischio di formazione di nitrosamine (cancerogene)
  • butilidrossianisolo, noto come BHA o E320, è vietato in america ma non da noi. E’ un antiossidante (previene la degradazione dei grassi, e quindi l'irrancidimento del prodotto) e spesso il suo uso viene associato al BHT, anch’esso dannoso. Sono sostanze irritanti su cute e mucose e molto nocive. IL BHA vine usato anche come additivo alimentare. Leggi qui 
  • octoxynol in tutte le sue numerazioni (11, 12, 13, 16, 20 e 40) è poco biodegradabile e causa alterazioni endocrine.
  • bronopol, DMDM hydantoin, quaternium-15, sono sostanze che liberano formaldeide (ingrediente non più presente nei cosmetici ma solo in alcuni smalti perchè ritenuto allergenico e cancerogeno)
  • i Parabeni. quasi tutte le sostanze terminanti in -paraben;  sono sospettate di causare tumori al seno
  • triclosan, sostanza molto diffusa anche tra i deodoranti, con potente attività antibatterica, anch’esso sospettato di essere causa di tumore al seno
  • Acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) , utilizzato come sequestrante,blocca i metalli pesanti e quindi impedisce che questi fungano da catalizzatori dell'ossidazione: per questo quasi tutti i prodotti cosmetici lo contenono, per evitare che puzzino di rancido.
    E' pericoloso perchè è un inquinante ed è tossico per i pesci e di conseguenza anche per noi per che li mangiamo!!

Non occorre essere degli esperti cosmetologhi per intrerpretare l'INCI. Potete utilizzare dei siti dove digitare l'ingrediente e sapere subito di cosa si tratta e se è nocivo.
Guardate su
  • Biodizionario in italiano, le sostanze sono valutate con pallini rossi-gialli- verdi
  • In-Gredients  che si rifà al biodizionario, ma è comodo perchè si possono inserire gli ingredienti tutti insieme.
  • Skindeep in inglese con un database più ampio, con valutazione delle sostanze da 0 a 10.
     
Inoltre ci sono diverse applicazioni per smartphone per controllare gli inci: icosmetici, beauty dictionary, cosmetic ingredient, Beauty dictionary controllate quali siano per iphone e per android e quali gratis o a pagamento.


fonti: wikipedia, saicosatispalmi, skineco

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