sabato 13 agosto 2011

Additivi alimentari

Cosa sono gli ADDITITVI? 

In breve gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte al cibo per migliorarne alcune caratteristiche come:
tempo di conservazione (conservanti)
aspetto o colore (coloranti)
sapore (esaltatori di sapidità, correttori di acidità, aromi ecc.)
Gli additivi alimentari non hanno alcun valore nutrizionale e non sono sempre così innocui come vorrebbero farci credere., anzi.....
Sono in ogni prodotto industriale alimentare, in quantità massicce e non ce ne accorgiamo. 


Un po' di colpa ce l'hanno i consumatori, perchè sono più attratti da prodotti con caratteristiche spesso non naturali, portando così l'industria ad inserire sempre più additivi.  Per fare un esempio semplice: basti pensare alla frutta, che spesso viene colorata, perchè altrimenti i consumatori non la comprerebbero...
Il loro impiego è regolamentato a livello nazionale e comunitario e sulle etichette vengono spesso indicati con la lettera E seguita da un numero.
La lettera E indica che l'additivo in questione è permesso in tutti i Paesi dell'Unione Europea mentre il numero che segue ne definisce la categoria di appartenenza. 
Coloranti ( da E100 ad E199 ): donano all'alimento una particolare colorazione migliorandone l'aspetto


Conservanti ( da E200 ad E299 ): impediscono lo sviluppo di batteri, lieviti e muffe, aumentando la conservabilità dell'alimento e rallentandone il processo deterioramento


Antiossidanti ( da E300 ad E322 ): evitano il l'ossidazione dell'alimento impedendo che il suo colore cambi o si scurisca.


Correttori di acidità ( da E325 ad E385 ): donano all'alimento un   gusto acidulo


Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti ( da E400 ad E495 ): migliorano la consistenza del cibo, aumentando l'aggregazione degli ingredienti che altrimenti tenderebbero a separarsi


Aromatizzanti, donano agli alimenti specifici odori e sapori. La legge italiana prevede la loro indicazione in etichetta con il termine generico di "aromi". Possono essere naturali o artificiali. Nella prima categoria rientrano alimenti come aceto, limone, zucchero e derivati, alcol, olio e sale.
Attenzione alle truffe! In ogni caso il produttore può affiancare agli additivi registrati con la sigla europea, altri additivi scritti con il loro nome per esteso. In questo caso l'ignaro consumatore è tratto in inganno poiché portato a pensare che gli additivi impiegati siano solo quelli contrassegnati con la sigla europea E... .
Spesso l'uso massiccio di additivi sottolinea la scarsa qualità dell'alimento dato che in molti casi queste sostanze vengono usate per mascherare l'assenza di alcuni ingredienti troppo costosi o per compensare la scarsa qualità delle materie prime.


Per approfondire:

-Su wikipedia trovate una descrizione e l'elenco degli additivi più comuni.
-Utilissimo sito è tkk
- Spiegato molto bene anche su my-personaltrainer.it 
-Altroconsumo    interessante articolo, fornisce info su legislazione, principali categorie e un aiuto sulla lettura dell'etichette  per gli additivi. Sempre sul sito di Altroconsumo potete richiedere gratuitamente la guida per la sicurezza alimentare, con l'elenco degli additivi e conservanti.  
-Articolo su disinformazione.it
Gli Additivi Alimentari  Mariani Marina Testa Stefania  Macro EdizioniLibri:  - su informasalus.it    "Gli Additivi Alimentari. Indagine su conservanti, edulcoranti, coloranti, addensanti e aromatizzanti"  AUTORE: Mariani Marina , Testa Stefania   EDITORE: Macro Edizioni
- QUATTRO SBERLE IN PADELLA Come difendersi dall'inquinamento alimentare Autori: Stefano Carnazzi e Stefano Apuzzo Editore: Stampa Alternativa



Il ministero della salute e le varie comunità internazionali hanno lo scopo di "tutelare e rassicurare" il consumatore regolamentando il settore con apposite leggi, MA :
1)gli studi effettuati per stabilire la tossicità degli additivi vengono fatti principalmente su animali  e non vi è comunque prova dei loro effetti a lungo termine. Oltre ad essere crudele e inutile testare sugli animali, chi vi assicura che ciò che non è dannoso oggi, non lo diventerà dopo 50 anni di continua assunzione?


2)è impossibile testare tutte le possibili combinazioni di additivi e i rispettivi dosaggi di assunzione. Nulla vieta di pensare che particolari combinazioni di additivi, innocui se presi singolarmente, possano avere ripercussioni negative sull'organismo.
3)è molto difficile riuscire collegare gli additivi alla comparsa di tutte le malattie ( per motivi di ricerca e metodi),e se un additivo non causa direttamente una patologia non è escluso che in qualche modo possa contribuire alla sua comparsa


4)se il presunto effetto negativo degli additivi presenti in un alimento si somma a quello di un altro alimento e così via per un giorno, una settimana e un anno, considerando l'utilizzo sempre più massiccio in campo industriale, chi ci assicura che siamo davvero esenti da pericoli? L'effetto accumulo è molto rischioso, magari in un singolo prodotto le quantità di additivi nocivi sono basse, ma sommandole a tutti i prodotti che mangiamo anche solo durante una giornata, diventa molto più pericoloso.


5)l'industria del settore conta un fatturato record crescente anno dopo anno (circa 20 miliardi di dollari nel 2000); questo dato dovrebbe perlomeno far riflettere i consumatori più intelligenti e maliziosi


6)considerate infine che nei Paesi industrializzati è stato calcolato un consumo medio annuo di additivi pari a 6-7 kg per individuo.
         


Consigli: 
  • al supermercato preferire alimenti con un basso contenuto di additivi; fare la spesa usando il cervello e non gli occhi: se il colore di un alimento è troppo appariscente, non fatevi ingannare....
  • Preferite i cibi freschi, evitate i cibi precotti e confezionati nei quali l'uso di additivi è spesso importante.
  • Riscoprite la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità. (Come faccio io)
Per saperne di più su aromi e esaltatori di sapidità clicca qui.

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