venerdì 10 febbraio 2012

Partono i lavori per la diga di Belo Monte, in Amazzonia

Capo tribù dei Kayapo, Raoni,piange alla notizia dell'inizio dei lavori
Sono molto arrabbiata...  Tra le tante cose orrende che succedono in questo mondo, un'altra si aggiunge alla lista. In Brasile stanno per distruggere 400000 ettari di foresta Amazzonica (il polmone della nostra terra).  Non bastava tutto quello che avevano già distrutto??
Si tratta della diga di Belo Monte, che sbarrerà il percorso del fiume Xingu, e sarà la terza  più grande diga idroelettrica al mondo. Costo previsto 17 miliardi di dollari più altri 2,5 miliardi per le linee di trasmissione e che dovrebbe fornire una potenza di 11.200 megawatt, ovvero circa 11% del totale in Brasile.  Non solo questa diga distruggerà tutta la flora e la fauna della zona, con una notevole perdità di biodiversità, ma costringerà 40 mila indigeni che vivono in quella zona a non avere più un posto dove vivere.

protesta cntro la diga a San Paolo



Queste tribù indigene stanno lottanto contro la costruzione di questa diga. La loro battaglia ha il sostegno di celebrità come Sting o il regista James Cameron (explorer-in-residence della National Geographic Society), che ha detto di essersi ispirato proprio alla lotta dei Kayapo per il seguito del film Avatar.  Nonostante questo i lavori sono cominciati.
Vi rendete conto delle conseguenze che questa diga causerà?? Ogni giorno vengono prese delle decisioni dai potenti, che non tengono conto delle persone, dell'ambiente e che causeranno danni irrimediabili. Questi indigeni che vivono grazie a quel fiume per il loro cibo e per il trasporto,  vedranno tutto sparire e si troveranno senza più niente. Piante, animali   PUFF  spariranno...  Il tutto per che cosa???  Per dare un mucchio di soldi alla Vale, il più grande produttore mondiale di minerale di ferro,che si aggiudica il premio Pubblic eye Awards come 'migliore' azienda in campo di ir-responsabilità sociale d'impresa. Un "premio" conferito in occasione del World Economic Forum (Wef). Il riconoscimento, di certo poco ambito, è stato organizzato dalla Dichiarazione di Berna e Greenpeace svizzera. Vale, si è aggiudicata il primato grazie, si legge nelle motivazioni, “a 60 anni di storia macchiati da ripetute violazioni dei diritti umani, disumane condizioni di lavoro e dallo sfruttamento spietato della natura''. Nella classifica seguono: Tepco, Samsung, Barclays, Syngenta e Freeport McMoRan. 
Il progetto è stato permesso dalla presidente del Brasile, Dilma Rousseff,  con la scusa che il paese necessita di energia per svilupparsi, ma in realtà dietro ci sono altri interessi, ovvere tutte le risorse minerarie di cui è ricca la zona.
In contraddizione anche con tutti i trattati firmati per proteggere la foresta amazzonica e per salvaguardare le popolazioni indigene... Sono tutti trattati che evidentemente non contano niente di fronte allo spietato mondo capitalista.  Il problema è mondiale e bisogna assolutamente fare qualcosa per fermare questa gente senza scrupoli!  Non è solo l'Amazzonia che è in pericolo ma anche tante altre parti del mondo hanno subito o stanno per subire un triste destino.
Le mie parole contano poco, è meglio sentire direttamente la voce degli indigeni:


Potete trovare informazioni nei seguenti link:

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...