martedì 21 febbraio 2012

Libertà per Angye Gaona , colpevole di poesia

I mei amici del Movimento di Poesia dal sottosuolo, mi hanno fatto conoscere la storia di Angye Gaona, una poetessa colombiana che è stata arrestata ingiustamente e di cui purtroppo nessuno ne parla.
Angye è una donna di trentadue anni, poetessa, scultrice e giornalista radiofonica, madre di una bambina di sei anni. Ha deciso di non restare zitta di fronte alle ingiustizie e alla violenza che avvengono nel suo paese.
Denuncia la corruzione dilagante, si batte per una equa riforma universitaria come per la difesa dei diritti umani, sostenendo apertamente la causa delle migliaia di prigionieri politici (scrittori, giornalisti, sindacalisti, contadini, studenti e semplici cittadini), attraverso i versi delle sue poesie.
E' stata arrestata un anno fa con l'assurda accusa di narcotraffico e "ribellione". E ora rischia di restare in prigione per molti anni della sua vita o ancora peggio di perderla.
Vi invito a leggere gli articoli su questi siti e ad informare più gente possibile e magari coinvolgere associazioni che si occupino di diritti umani:

Di seguito vi copio la traduzione dell'appello:

Breve biografia
Angye con la figlia appena nata
Angye Gaona (Bucaramanga, Colombia, 1980) poeta colombiana, membro di Prometeo e per cinque anni dell’organizzazione del Festival Internazionale di Poesia di Medellin. Organizza nel 2001 la prima Mostra Internazionale di Poesia Sperimentale. Coltiva anche la scultura e la produzione radiofonica. Vive e svolge attività di promozione del valore della poesia nella sua città natale. Sue poesie sono state inserite in antologie e in pubblicazioni cartacee ed elettroniche sia in Colombia che all’estero, più di recente in un’antologia di nuove voci della poesia colombiana pubblicata dall’Università di Monterrey (Messico).
Nel 2009, ha pubblicato il suo primo libro, “La nascita volatile” (con illustrazioni di Natalia Rendón), e ha partecipato all’Incontro Internazionale di Surrealismo contemporaneo “La soglia segreta” (Santiago, Cile), l’esibizione più importante mai realizzata del movimento surrealista in Sud-America.
Nel 2010 compone il poema sperimentale “I figli del vento”, disponibile sul sito: http://www.wix.com/viento/viento. Il suo lavoro è stato parzialmente tradotto in francese, catalano, portoghese e inglese. Nel 2011 ha vinto il Festival metropolitano delle arti “Mire”. Nel 2012 dovrebbe partecipare all’Esposizione Internazionale “Surrealismo 2012″ (Pennsylvania, USA) e al XXII Festival Internazionale di Poesia di Medellin, se non sarà in carcere per allora.
Uno speciale Dossier bilingue le sarà dedicato, nel prossimo numero della rivista poetica francese “La voix de autres”, che sarà pubblicato a marzo 2012.
E’ urgente che ognuno di noi diffonda questa informazione e quella successiva. E’ molto urgente. L’ingiustizia è in agguato. E minaccia la vita.
E molto dipende da noi tutti.
Angye con la figlia

Se tutti comprendessimo che siamo tutti vulnerabili, saremmo più umani e fraterni, scrive Cristina Castello. Comprendiamolo!
Abbiamo il dovere assoluto di informare che:
1. Si sta recando offesa alla poesia trattando un poeta povero come fosse uno spacciatore.
2. Il reato di opinione e la solidarietà verso l’altro non possono essere puniti per nessun motivo.
Cristina Castello, poeta Argentina che vive in Francia, amica di Angye, lancia un fervente appello affinché l’intera comunità internazionale intervenga.
Teniamo a mente che tutti noi potremmo incorrere in una situazione simile alla sua.
Difesa di Angye Gaona, poeta colombiana
Da questo preciso momento, è essenziale che ci impegnamo tutti attivamente per sostenere Angye Gaona prima che inizi l’ingiusto processo a cui verrà sottoposta. La situazione è estremamente grave per Angye, come potrete verificare.
Nel gennaio 2011, di ritorno dal Venezuela, dove si era recata per procurarsi dei libri, è stata arrestata e incarcerata per quattro mesi in una prigione di media sicurezza senza che alcun processo fosse stato avviato contro di lei durante il suo arresto. Dopo una intensa campagna di petizioni internazionali, è stata messa in libertà vigilata per scadenza dei termini per avviare un processo contro di lei.
Dal 20 maggio 2011, data del suo rilascio dalla prigione, è in attesa dell’inizio del processo per i crimini di cui è assurdamente accusata, su cui la procura non si è ancora accordata, né è stata chiara, vale a dire: “cospirazione per crimine aggravato per l’impegno a commettere traffico di droga e ribellione.”
In mezzo al disordine della procura e dei tribunali in Colombia, un processo iniquo sta per iniziare nella città di Cartagena de Indias, a più di 800 km dalla città in cui Angye risiede e dove si trovano anche i suoi amici, la sua famiglia e tutti i coloro che possono testimoniare a suo favore. La Corte non ha accolto la richiesta di poter raccogliere testimonianze virtuali, sostenendo la mancanza di budget.
La verità di questa storia è che, attraverso la sua azione poetica, Angye Gaona ha solidarizzato, attraverso il suo lavoro culturale e poetico, con le migliaia di prigionieri politici che soffrono nelle carceri del paese; con i lavoratori in lotta per ottenere un assetto politico stabile dopo gli omicidi e le sparizioni perpetrate nei loro confronti dalle forze armate, dalla polizia, dai servizi segreti e dagli squadroni della morte, fra gli altri; e, infine, con i giovani della sua città, per i quali ha costantemente creato spazi di incontro e condivisione.
Nonostante viva in povertà, con meno del necessario per nutrire la sua bambina, con cui condivide un appartamento in un quartiere povero di Bucaramanga, la sua città – è costretta a difendere la sua innocenza in un processo farsa fin dall’inizio.
Ha urgente bisogno del nostro aiuto. Angye è a rischio di essere condannata fino a 20 anni di reclusione o peggio, per crimini mai commessi.
In Colombia, la stragrande maggioranza della popolazione è completamente terrorizzata dalla sanguinosa repressione e poche persone hanno il coraggio di mostrare pubblicamente il loro sostegno per paura di rappresaglie.
Qui, alcuni “links” ad articoli che descrivono la situazione in Colombia:
Se conoscete persone nel campo delle arti, della letteratura, dei diritti umani, della diplomazia; se siete o conoscete i “signor nessuno”, informateli di quanto sta soffrendo Angye Gaona.
Dobbiamo avvertirli ora, perché il tempo è poco.
Abbiamo bisogno di tutti.
Abbiamo bisogno di traduttori, e del passaparola, “di bocca in bocca”, da mail a mail, della nostra azione in tutto il mondo.
Il processo inizierà il 23 gennaio e il verdetto dovrebbe arrivare in due mesi circa. In Colombia è in atto una repressione selvaggia e terribile, sostenuta dal potente governo degli Stati Uniti.
Cerchiamo di essere solidali con questa donna, poeta di talento e madre-capofamiglia. Corre il rischio di essere condannata senza prove e ingiustamente, insieme ad altre tre persone: un sindacalista, uno studente e un sostenitore dei diritti umani, accusati degli stessi crimini; arrestati a pochi giorni di distanza, nel gennaio 2011, con tutto l’apparato repressivo delle forze armate, come fossero i peggiori criminali.
Tutto questo per intimidire gli spiriti liberi che ancora resistono all’orrore in Colombia.
Gaona Angye ha commesso un reato, sì, e continuarà a commetterlo.
Il suo “crimine”, il suo unico crimine, è quello di essere un Poeta e di non approvare le atrocità commesse in Colombia. Il suo unico crimine è quello di amare il suo paese e di difenderlo. “Cambia il tuo villaggio e cambiarai il mondo”
Secondo i suoi avvocati, esiste una seconda accusa, che si aggiunge a quella di trafficante di droga. Il reato di “ribellione”. Per questo Angye potrebbe cadere in una doppia trappola se facesse richiesta di asilo presso un’ambasciata straniera, potrebbe pendere su di lei un mandato di arresto internazionale per traffico di droga. Tuttavia, ciò che davvero vuole è di poter restare nel suo paese, libera e di poter continuare il suo lavoro per la cultura.
Mando questo messaggio a tutti coloro che possiedono ancora un cuore enorme e il coraggio di difendere la libertà che è a rischio.
E’ tempo di unirci nell’azione, per mettere in pratica la solidarietà che non è uno stato d’animo o un esercizio di comodo della filantropia.
E’ già successo molte volte che i poeti, quando non spinti al suicidio, siano stati condannati o vietati (Hikmet, Lorca, Unamuno, Senac, Milosz, e di recente Aung Than Laabi… ) perché avevano una visione profonda dell’esistenza umana, perché era loro inconcepibile rassegnarsi ai tiranni, tollerare in silenzio le sofferenze inflitte ai popoli terrorizzati e, soprattutto, perché era loro impossibile confondere la poesia con la “buona coscienza moralizzare” dei valletti.
Angye Gaona nonostante le minacce che la circondano, mostra un coraggio, una temperanza e un’energia insoliti: è determinata a combattere per la causa comune della poesia-vita, dove la libertà di espressione è un requisito fondamentale.
Diamole, ora subito, un forte sostegno internazionale, inviando una lettera ai giudici e una mail all’Ambasciata della Colombia nel paese di ciascuno di noi.
Fraternità a tutti.
André Chenet

Modello della lettera da inviare al giudice. Ognuno può adattarlo a propria discrezione:
(Da inviare per posta raccomandata, se possibile)
Juzgado Único Penal del Circuito Especializado de Cartagena Del Adjunto
Barrio Centro de San Diego,
Calle De La Cruz N º 9-42,
Antiguo Colegio Panamericano
2 º Piso
Cartagena de Indias
Colombia
________________________________________
Nome
Indirizzo
Città, Paese
Indirizzo del sito web di ciascuno (opzionale)
Rif: Radicación o SPOA. 13001-60-01129-2009-02149-00

Señor Juez,
Como ciudadano del mundo comprometido con las libertades de los pueblos, con mi alma y mi corazón decidí enviarle esta carta para informarle de mi compromiso y vigilancia en relación con el caso seguido en su juzgado a Angye Gaona, poeta colombiana.
Estoy seguro de que no se juzga en este caso a una mujer traficante de drogas ni una rebelde, sino una “contrabandista” de las palabras y de la poesía, que es consciente de los abusos de los derechos del hombre en su país.
En su nombre, le pido ecuanimidad y razón, a pesar de las presiones políticas.
La poesía y las modestas condiciones de vida de Angye Gaona reflejan su inocencia, mejor de lo que podría hacerlo el mejor abogado. Su único crimen es el de decir la verdad a través de su obra poética.
Me parece esencial para la comunidad colombiana, que se respete la vida y la libertad de sus poetas, que son un poco el alma de su pueblo.
En espera, señor Juez, que usted sea el garante de un juicio justo que honre a las instituciones de Colombia, le ruego acepte la expresión de mi respeto,

Firma
* Dopo aver inviato questa lettera (e spedito una copia via mail presso l’Ambasciata della Colombia nel vostro paese), vi preghiamo di farcelo sapere inviando una mail alla poeta Cristina Castello
- castello.cristina@gmail.com
* E per conoscere gli sviluppi di questo caso potete consultare questi siti:

http://libertesconquises.blogspot.com/ (Sezione: Angye Gaona francese-spagnolo)
http://poesiedanger.blogspot.com/ (Sezione: Angye Gaona, nell’indice a destra francese, castigliano)
Il sito multilingue Facebook per sostenere Angye Gaona:
- ANGYE Gaona – UIS STUDENTE ARRESTATO:
Angye Gaona siti:
Indirizzo e-mail dell’ambasciata di Colombia in Italia: eroma@cancilleria.gov.co
Cercate su Internet quello del vostro paese
Versione italiana del testo del poeta André Chenet: da parte di Fabio Barcellandi

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